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Il caso della settimana

G20, I Temi Caldi In Agenda

 APERTURA  A CANNES del G20 dove l’Eurozona esplicherà gli accordi raggiunti nel vertice europeo del 27 ottobre per debellare la crisi chiedendo un sostegno che può arrivare dai Paesi emergenti, per innescare la ripresa.

 
LA DECISIONE DEL PREMIER Papandreou di indire una consultazione popolare cambia le prospettive di salvataggio della Grecia, focolaio della crisi dei debiti sovrani. 
 
IL FMI CONGELA la prossima tranche di aiuti ad Atene, la sostenibilità del debito greco e’ ormai appesa a un filo, per il timore di un default immediato. 
 
OBAMA teme che un default greco possa solo innescare altra crisi sia in Europa che negli Usa.

INTANTO L’EUROPA chiede misure concrete per ridare credibilità sui mercati ai Paesi a rischio contagio. Dall’Italia si attendono segnali concreti e immediati di determinazione nel realizzare gli impegni presi.
 
BERLUSCONI ha confermato l’impegno al pareggio di bilancio entro il 2013 e illustrato i contenuti dell’emendamento approvato dal Consiglio dei ministri. "In questo modo l’Italia rispetta i suoi impegni e contribuisce al comune progetto di gestione della crisi finanziaria in atto".
 
VA RAFFORZATA la solidità patrimoniale delle banche. L’Eba, l’Autorita’ europea per le banche, ha stimato che serviranno 106 miliardi per ricapitalizzare le banche europee, 14,7 miliardi per quelle italiane, 8,8 miliardi per quelle francesi. Le banche italiane non ci stanno a pagare colpe non loro e a dover essere penalizzate rispetto alle rivali europee.
 
SI PENSA a consolidare la governance  europea per garantire un governo unico delle politiche di bilancio. Mentre resta aperto il dibattito sulle regole per la finanza.
 
L’Europa , in ogni caso, è conscia che da sola non puo’ farcela. Chiede un sostegno globale. La crisi del debito Ue ha riacceso la questione del ruolo dei paesi emergenti nel Fmi.
 
IL FONDO MONETARIO si è detto pronto ad aiutare i Paesi europei in difficoltà, così come è stata data la disponibilità ad aiuti da parte di Brasile, Russia, India, Cina e Sud Africa, che hanno colto al volo l’opportunità per riproporre la loro idea di contribuire con maggiori risorse in cambio di maggiore rappresentatività, facendo così diminuire l’odierno strapotere di Usa e Europa.
 
IL PRESIDENTE RUSSO Dmitry Medvedev nel ribadire che l’Europa ha le risorse per risolvere da sola il problema del debito, ha affermato che  parteciperà ai programmi del Fondo monetario internazionale a sostegno della zona euro. Secondo Medvedev il G20 deve deve trovare un accordo concreto per risolvere la crisi dell’euro e dare così un messaggio positivo ai mercati.
 
IL PRESIDENTE CINESE, Hu Jintaola, ha dato ampia disponibilità di aiuti da parte della Cina,chiedendo il programma Ue e le modalità degli investimenti chiesti.