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Il caso della settimana

E Se La Colpa Della Crisi Finanziaria Europea Fosse Solo Dell’euro?

 I PROBLEMI ECONOMICI che hanno man mano distrutto le economie di  Grecia, Irlanda, Portogallo, Spagna, alle quali oggi si aggiunge l’Italia e pare anche la Francia, non hanno fatto altro che evidenziare gli errori politici, giuridici ed economici che hanno permesso l’approvazione e l’introduzione dell’euro.


WOLFGANG MUNCHAU, Presidente di Eurointelligence, ha analizzato pregi e difetti dell’Euro, prendendo il via  proprio da quelle che, dal suo punto di vista, sono state false promesse, fatte da chi ha cercato “con l’inganno” di vendere la moneta unica all’intera Europa.
 
IL PRESIDENTE ha spiegato che: “Ai tedeschi era stato garantito che l’Euro sarebbe stato stabile tanto quanto il marco, ai francesi che avrebbe aiutato le produzioni nazionali a recuperare competitività. A italiani e spagnoli che li avrebbe aiutati a mantenere la stabilità monetaria permettendo loro di abbassare i tassi di interesse”.
 
CIÒ CHE È SEMPRE stato sottovalutato, è che l’Europa sarebbe  sempre stata esposta a crisi finanziarie, dal momento che non sono mai stati rispettati i vincoli imposti dal Patto Di Stabilità e Crescita, e non è mai stato pensato alla creazione di un organismo in grado di fronteggiare e superare eventuali crisi, fino ad arrivare ad oggi.
 
FORSE È TROPPO TARDI e lo dimostra il fatto stesso che l’Europa non è in grado di finanziare gli Stati Membri in difficoltà.

ALTRO ERRORE MADORNALE, è stato commesso dagli stati membri nell’ottobre del 2008, quando, dopo il fallimento della banca americana Lehman Brothers, hanno pensato di poter risolvere da soli la crisi che stava invece travolgendo e stravolgendo l’economia mondiale.

LE CRISI BANCARIE hanno fatto presto a diventare crisi di debito sovrano, coinvolgendone ogni Paese membro, invece che restare all’interno del sistema bancario.  
 
I LEADER DEI PAESI dell’Eurozona si sono persuasi che la minaccia alla stabilità dell’Euro fosse rappresentata dai debiti nazionali, intraprendendo la via dell’austerità. Oggi la crisi minaccia sempre più le economie Europee e non si può perdere altro tempo a pensare, ma urge agire nel più breve tempo possibile se ancora si vuole avere qualche speranza di salvezza dell’unione monetaria.

Marilena Palazzo