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Credito alle famiglie, più finanziamenti e meno default

L’attività di erogazione di credito al consumo torna a crescere a doppia cifra (+20.3% nel primo trimestre), trainata dai finanziamenti finalizzati all’acquisto di auto/moto (+27.7%), sostenuti da offerte a tassi promozionali, che spingono la ripresa delle immatricolazioni. A metterlo in luce è la quarantesima edizione dell’Osservatorio sul Credito al Dettaglio realizzato da Assofin, Crif e Prometeia, nel corso degli ultimi mesi del 2015 e del primo trimestre 2016, dal quale emerge come il mercato del credito alle famiglie abbia mostrato un consolidamento dei segnali di miglioramento già evidenziati nei mesi precedenti. In particolare, il miglioramento delle erogazioni ha contribuito al recupero della spesa delle famiglie e questo riguarda soprattutto le spese in beni durevoli rimandate negli anni di crisi.

 
Anche per i prossimi mesi arrivano notizie positive. “Il mercato del credito al dettaglio nel corso del triennio 2016-2018 vedrà un consolidamento della ripresa già osservata nei primi tre mesi del 2016 – spiegano Assofin, Crif e Prometeia, che dichiarano che all’origine di questo miglioramento c’è il progressivo avanzamento delle condizioni finanziarie delle famiglie e la graduale distensione dei vincoli di offerta che durante la crisi avevano determinato la riduzione dei crediti concessi alle famiglie. 
Permarranno, tuttavia, alcuni elementi di incertezza che continueranno ad alimentare atteggiamenti cauti di offerta e domanda. “In particolare, la possibilità di soddisfare la maggiore domanda di credito è condizionata dall’incertezza sugli effetti del processo di revisione della regolamentazione e dalla massa di crediti deteriorati accumulati negli anni di crisi”, si legge nello studio, che poi aggiunge che gli interventi legislativi attuati dal governo per ridurre i tempi di recupero dei crediti e la recente costituzione del fondo Atlante potranno favorire la riduzione dello stock di sofferenze, anche attraverso la cessione delle esposizioni non performing.
 
Quanto ai numeri dei mesi appena trascorsi, i prestiti personali, il prodotto che copre la quota maggiore dei flussi di credito al consumo, hanno chiuso il 2015 in deciso aumento per accelerare ulteriormente nei primi tre mesi dell’anno in corso (+18.4%). Nello specifico, il basso livello dei tassi di riferimento ha favorito una forte concorrenza sul prezzo tra gli istituti eroganti, che hanno contestualmente rinnovato le proposte commerciali, favorendo sia la creazione di nuovo business, sia una intensa attività di refinance.
 
In accelerazione anche i mutui d’acquisto, che sono saliti del 38,3% nel primo trimestre di quest’anno, in scia alla ripresa delle compravendite immobiliari residenziali. “La componente “altri mutui” continua a evidenziare le crescite più elevate, trainata dai mutui di surroga, che nel primo trimestre 2016 costituiscono quasi un terzo dei flussi complessivi. Tuttavia, l’evoluzione delle surroghe è in rallentamento, scontando il boom degli anni precedenti”, precisa l’Osservatorio.
 
In significativo aumento anche la qualità del credito dei nuovi finanziamenti.  Dall’Osservatorio risulta che il tasso di default (ovvero l’indice di rischio di credito di tipo dinamico che misura le nuove sofferenze e i ritardi di 6 o più rate nell’ultimo anno di rilevazione) del credito al dettaglio considerato nel suo complesso (quindi mutui immobiliari + credito al consumo) si è infatti attestato a marzo 2016 all’1.9%, rispetto al 2.3% del marzo 2015. In particolare, la contrazione è risultata particolarmente significativa per i prestiti personali, anche per effetto della maggiore conoscenza della clientela affidata e della maggiore partecipazione del canale bancario. La rischiosità per questa forma tecnica è passata infatti dal 3.7% di marzo 2015 al 2.9% di marzo 2016, posizionandosi sui livelli di rischio più contenuti degli ultimi due anni.