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Economia e Dintorni

Bpm, rimbalzo tecnico in Borsa. Ma De Benedetti lascia.

Ok al nuovo aumento di capitale da 1,2 miliardi di euro per Banca Popolare Milano a Piazza affari guadagna il 3,4% grazie alle ricoperture sul titolo. 
 
LA BANCA con sede a Piazza Meda, tuttavia, ha ricevuto la lettera di dimissioni di Franco Debenedetti,  a seguito della riunione assembleare tenutasi sabato scorso che non ha voluto approvare la proposta del cda, su esplicita richiesta di Bankitalia, di aumentare le deleghe da 3 a 5.
 
NELLA MISSIVA inviata da De Benedetti ha spiegato che «La modifica avrebbe consentito una maggiore partecipazione di soci alle deliberazioni assembleari. È stata così respinta un´iniziativa seppur di modesta portata di mettere mano alla riforma della governance della banca. Ritengo che questo sia il problema centrale della Bpm, e che risolverlo consentirebbe di fare emergere il valore del posizionamento geografico della banca, e della sua rete di vendita. 
 
LE DIMISSIONI, dopo due anni di mandato, sono il modo per dare rilievo a questo mio fermo convincimento». Tuttavia questa scelta, non è un fulmine a ciel sereno. In precedenza, infatti De Benedetti  aveva già preannunciato, tramite le pagine de  Il Sole-24 Ore le sue intenzioni di lasciare nel caso in cui la mozione sollevata da Via Nazionale non fosse stata approvata.
 
Nel frattempo, anche di Dircredito, sindacato dei dirigenti bancari, associazione schierata a favore dell´aumento delle deleghe proposto da De Benedetti , ha rilasciato un pungente commento sulla vicenda: «È un problema secondario che si prestava a facili strumentalizzazioni populistiche».

Un rimprovero rivolto soprattutto  ai sindacati che rappresentano i dipendenti che non hanno fatto niente per impedire la bocciatura della proposta.