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Imprese e Pir

Fatti del 2017, dai Pir alla riforma Usa

I principali fatti che hanno caratterizzato lo scorso anno illustrati nel Factbook di FR

Il debutto dei Pir è stato l’evento dell’anno del 2017. Ma non è stato l’unico evento rilevante per il mondo economico-finanziario. A ricordare i fatti che hanno segnato il 2017 e le prospettive per il 2018 ci ha pensato Focus Risparmio, che in uno speciale ha riassunto i principali fatti che hanno caratterizzato gli ultimi 12 mesi del mondo finanziario, fornendo informazioni anche su cosa potrebbe avvenire nel corso del 2018.

Giusto per ricordarne alcuni, il Factbook di FR ricorda la sconfitta dei “partiti” populisti, l’entrata in vigore ad agosto del decreto attuativo della direttiva comunitaria MiFID II, i passi in avanti fatti in ambito di educazione finanziaria, con l’istituzione del Comitato per la programmazione e il coordinamento delle attività di educazione finanziaria, sotto la direzione di Annamaria Lusardi, la riforma fiscale voluta da Donald Trump negli Stati Uniti e la mossa delle Banche centrali che hanno avviato (o annunciato, nel caso della Bce) il cosiddetto Tapering, ovvero il piano di alleggerimento delle misure non convenzionali di politica monetaria (il cosiddetto Quantitative easing).

Ma cosa si potrà attendere per l’anno in corso? Le risposte si possono trovare all’interno delle interviste realizzate ai timonieri delle principali associazioni del mondo del risparmio gestito, tra cui Tommaso Corcos (Assogestioni), Maurizio Bufi (Anasf), Marco Tofanelli (Assoreti), Cesare Armellini (Nafop) e Fabio Innocenzi (Aipb)

Per Tommaso Corcos, presidente di Assogestioni, per esempio, nel 2018 i Pir continueranno a rappresentare un catalyst per l’industria del risparmio gestito, mentre un  altro driver è rappresentato dai Pepps, i  prodotti pensionistici paneuropei che potrebbero favorire una ulteriore accelerazione dell’industria grazie allo sviluppo ulteriore di investitori istituzionali come i fondi pensione.

Marco Tofanelli, segretario generali di Assoreti, ha poi ricordato che nell’ultimo anno, negli Oicr aperti sono stati realizzati investimenti netti per 17 miliardi di euro, un valore superiore a quanto raccolto nel’intero triennio 2014- 2016.  “Un trend – ha detto – che si consoliderà nel corso del 2018”.

Parla di un anno pieno di sfide Maurizio Bufi presidente di Anasf. “Ci aspetta un 2018 pieno di impegni, anche in termini di tutela della nostra categoria”, ha precisato a FR Bufi, che analizzando l’andamento delle reti ha dichiarato: “Sono anni che il mondo delle reti è in raccolta netta positiva. E non vedo motivo per cui questo trend debba fermarsi”.

E anche il private banking continuerà a crescere   Ne è convinto Fabio Innocenzi, presidente Aipb, l’associazione italiana del private banking, che spiega che  i principali driver sono “la diffusione del modello di consulenza evoluta e dei servizi di wealth advisory per la fascia di clientela più alta”.

Quanto, infine, al nuovo Albo che nascerà entro il prossimo 1 ottobre, Cesare Armellini, presidente di Nafop, l’associazione italiana dei consulenti finanziari autonomi, ha dichiarato “Stiamo già lavorando alla fase di iscrizione. Partirà solo ad aprile, ma vogliamo farci trovare pronti per essere subito operativi”.