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Unicredit e sindacati : 3mila esodi

Raggiunto l’accordo in mattinata . In 3 mila potranno decidere l’uscita volontaria. le condizioni del piano di esubero.

L’ACCORDO- È stato raggiunto in mattinata   (dopo 3 notti consecutive di trattativa) l’ accordo tra sindacati e Unicredit sui 4.700 esuberi previsti per la Banca UNICA.
L’intesa siglata, si legge in una nota della Fabi, prevede tra l’altro un piano esodi lavoratori che riguarderà , per il triennio 2011-13, 3.000 dipendenti a fronte delle richieste che puntavano alla fuoriuscita obbligatoria di 4.700 persone (600 del vecchio piano di integrazione Capitalia). L’accordo prevede una fase di uscita volontaria e incentivata in base all’eta’ per tutti coloro che sono gia’ in possesso dei requisiti pensionistici o che li matureranno entro il 31 12 2013. Il lavoratore potra’ "opzionare" la propria uscita alla maturazione del requisito (in tal caso fruirebbe del 100% dell’incentivo e di un assegno pari al 70% netto dell’ultima retribuzione sino al raggiungimento della finestra); direttamente alla maturazione della finestra (in tal caso fruirebbero di un incentivo pari al 50%).

PREMIO AZIENDALE– Nel 2011 ai dipendenti sara’ erogato un premio aziendale riferito al 2010 per un importo medio pari a 2.000 euro. Una commissione valutera’ invece entro il primo semestre 2011 valutera’ gli impatti dell’intesa di questa notte su figure e percorsi professionali con l’obiettivo di giungere a un nuovo accordo che regoli la materia.

LE ASSUNZIONI- Sul fronte delle assunzioni, e’ prevista la stabilizzazione di tutti e 1.077 colleghi neoassunti con contratto d’apprendistato. Nell’ambito del triennio l’azienda procedera’ ad effettuare 1.000 nuove assunzioni e, entro la fine dell’anno in corso, le altre 121 gia’ previste da precedenti accordi. Quindi totale assunzioni: 1.077 stabilizzati piu’ 1000 nuove assunzioni piu’ 121 da precedenti accordi per un totale di 2.198.
IL segretario nazionale della Fabi, Mauro Morelli, ha sottolineato che "e’ stata una vertenza difficile perche’ volevamo garantire, oltre alle nuove assunzioni e alla stabilizzazione di tutti i precari, degli incentivi economici per quei 3.000 lavoratori che volontariamente sceglieranno di andare in pensione o in pre-pensionamento. Siamo soddisfatti dell’obiettivo raggiunto". "Siamo certi che il nuovo ceo del Gruppo, Federico Ghizzoni, non vanifichera’ i significativi risultati ottenuti da questo accordo che permette una migliore razionalizzazione dei costi senza tuttavia calpestare professionalita’ e diritti dei lavoratori",

Sindacati e azienda si rivedranno entro la fine di novembre per un’analisi "congiunta e dettagliata" delle dinamiche occupazionali e verificare il raggiungimento dei numeri di uscita stabiliti nell’accordo. Nel caso di mancato rispetto degli obiettivi si procedera’ ad avviare le procedure di legge per rendere obbligatoria la fuoriuscita dei lavoratori di ogni ordine e grado in base alla maturazione del requisito pensionistico.

18/10/2010 | Categorie: Economia e Dintorni Firma: Redazione