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Un italiano su due non andrà in vacanza

La Crisi si fa sentire! Oltre il 46% degli Italiani non andrà in vacanza. I dati di Federalberghi sugli italiani e le vacanze. Le scelte dei vacanzieri.

I DATI – Come prima nel 2009 più di prima, oggi. Infatti   un italiano su due quest’estate non potrà andare in vacanza .  Secondo   Federalberghi circa la metà degli italiani resterà a casa per motivi legati al denaro.
In particolare i  motivi per i quali così tanti italiani resteranno a  casa, sono dovuti addirittura nel 54,9% dei casi a motivi economici, mentre la mancanza di soldi vera e propria è indicata dal 46,8% dei non ‘viaggiatori’. Un altro 18,7% dichiara motivi familiari, il 18,5% denuncia motivi di lavoro ed il 16% parla di motivi di salute.

L’INTERVISTA – Il presidente di Federalberghi, Bernabò Bocca commenta questi dati. “Un italiano su quattro non va in vacanza per mancanza di soldi, la conseguenza è la stagnazione complessiva del movimento turistico estivo degli italiani che non si discosta dai numeri dell’estate 2009: l’aumento del 20% del giro d’affari non è determinato da una crescita del turismo ma dall’incremento delle notti da 10 a 12 e dall’aumento dei costi del viaggio e degli spostamenti interni al Paese. Da gennaio a giugno – prosegue Bocca – l’Istat ha infatti rilevato incrementi significativi di prezzo di tutto ciò che consente la movimentazione dei turisti all’interno del nostro Paese: dalle autostrade (+5,5%) alle ferrovie (+12,7%),dalle benzine (+14,8%) agli altri carburanti (+13,3%), a fronte di una diminuzione dei prezzi degli alberghi nazionali mediamente dell’1%. Dopo i dati dei primi sei mesi, che indicano una crescita zero nelle presenze alberghiere e un andamento similare anche dei mesi estivi riteniamo che l’Italia non possa permettersi il lusso di non cogliere quei segnali di ripresa economica che pur a livello mondiale cominciano a registrarsi e che si debbano analizzare a livello politico le ragioni che ci vedono ancora al palo – conclude – quando Paesi come la Francia e la Spagna dichiarano di avere al contrario già avviato l’inversione di tendenza”.

DOVE SI VA? Tra le tipologie di soggiorno, scelte dagli italiani per trascorrere le proprie vacanze estive, l’albergo rimane il leader incontrastato, vedendo premiata, almeno in questo, l’accorta politica dei prezzi praticati in discesa. Il 34,6% lo sceglierà rispetto al 31,8% del 2009. Seguono, nell’ordine, l’appartamento in affitto con il 14,3% (12,4% nel 2009), la casa di proprietà con il 12,4% (11,6% nel 2009), la casa di parenti o amici con l’11,2% rispetto al 14,8% del 2009. In buona crescita il villaggio turistico con l’8,1% (7,2% nel 2009) ed il campeggio con il 7% (6,5% nel 2009), mentre calano i residence con il 3,6% (4,4% nel 2009), i bed&breakfast con il 2,1% (2,4% nel 2009) e l’agriturismo con l’1,3% (1,6% nel 2009). Cresce infine il segmento crocieristico che passa dallo 0,8% della domanda nazionale del 2009 all’1,3% di quest’anno. Agosto si impone ancora e sempre quale leader assoluto col 66,3% della domanda rispetto al 64,5% del 2009. Seguono luglio col 40,3% rispetto al 37,8% del 2009, giugno col 27,8% rispetto al 28,2% del 2009, e settembre col 19,5% rispetto al 17,1% del 2009.

26/07/2010 | Categorie: Economia e Dintorni Firma: Redazione