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Tensione sull’obbligazionario, spread bund- btp a 195 punti

I timori per l’Irlanda hanno pesato sull’asta dei BTp che il Tesoro ha collocato a tassi piu’ elevati di una cinquantina di centesimi rispetto al mese scorso, mentre lo spread col Bund e’ salito a 195 punti base, massimo storico da quando c’e’ l’euro.

MERCATI E TENSIONE. Sui BTp, inoltre, sono stati notati consistenti flussi di vendita subito dopo l’asta: un evento piuttosto insolito per i titoli di Stato italiani. La domanda, comunque sia, ha tenuto: il Tesoro ha piazzato in asta 6,8 miliardi di CcTeu e BTp a 3 e 10 anni a fronte di richieste totali per 9,1 miliardi. A pesare e’ stato soprattutto il contesto di mercato, con gli investitori per nulla rassicurati dal piano di salvataggio dell’Irlanda messo a punto dalla Ue e spaventati per i possibili scossoni che possono interessare Portogallo e Spagna. Tutto il mercato obbligazionario europeo arranca e ieri non sono stati solamente i titoli di Stato dei Paesi periferici a perdere terreno. Spicca il balzo dei rendimenti, tornati sui livelli di oltre un anno fa. Per il BTp triennale il rapporto domanda/offerta e’ stato in linea con l’asta del mese precedente, mentre per il decennale e’ stato lievemente inferiore. "La domanda e’ stata sostenuta sia dal profilo delle scadenze, sia dalla decisione del Tesoro di tagliare le aste di fine anno: una scelta che rende l’asta di oggi di fatto l’ultima del 2010".

I RENDIMENTI E SPREAD : Il nervosismo del mercato si e’ manifestato piu’ che altro sul livello dei rendimenti: gli aumenti registrati (circa 50 centesimi in media) hanno fatto ritornare i rendimenti sul medio-lungo termine sui livelli di oltre un anno fa, anche se l’aumento e’ stato decisamente piu’ basso rispetto a quello registrato da Irlanda, Portogallo e Spagna. "I prezzi  si sono un po’ allentati e i bond, evento piuttosto insolito per i titoli di Stato italiani, sono stati molto venduti anche nel dopo asta. Forse – aggiunge – ha pesato il fatto che l’asta sia rimasta in mano agli specialisti mentre negli ultimi mesi era stata molto forte la presenza degli investitori istituzionali, anche internazionali". Ieri, invece, i flussi di acquisto non si sono visti; anzi molte sale operative hanno registrato sostanziosi flussi in uscita, dall’Italia come anche da altri Paesi con rating piu’ elevati, Germania in testa. La tendenza all’allargamento dello spread rispetto alla Germania riguarda tutti i Paesi dell’Eurozona: il decennale spagnolo cede circa 20 punti base e marca un differenziale di 265 centesimi e il Portogallo allarga di 17 p.b. a 440 centesimi sul Bund. Anche il Belgio cede circa 15 base e sulla scadenza decennale consegna 105 p.b. alla Germania; la Francia infine passa sulla scadenza decennale da uno spread i 40 a uno di 44 centesimi rispetto al benchmark tedesco.

30/11/2010 | Categorie: Economia e Dintorni Firma: Vincenzo Polimeno