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Spread, colpo ai risparmiatori: su i tassi di prestiti e mutui

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La crescita del differenziale ha fatto salire i tassi di interesse sui finanziamenti

La “manovra del popolo” colpisce i cittadini. Il caro spread causato dalle frizioni con Bruxelles inizia a impattare sui tassi dei mutui e dei prestiti alle imprese. A rivelarlo è Abi, che aveva lanciato già da tempo l’allarme sul possibile effetto. E che ha segnalato ad ottobre 2018 un incremento “non ancora molto accentuato” dei tassi di interesse sulle nuove operazioni di finanziamento, “risentendo dell’aumento dello spread nei rendimenti dei titoli sovrani”. Una prova concreta di come le tensioni politiche poi si possano ripercuotere sulla pelle dei risparmiatori.

Il tasso medio sulle nuove operazioni per acquisto di abitazioni è risultato pari a 1,87% (1,80% a settembre 2018). Mentre quello sui nuovi finanziamenti alle imprese è risultato pari a 1,60% (1,45% il mese precedente). L’impatto è anche sui nuovi bond: il rendimento delle nuove emissioni di obbligazioni pare sia cresciuto seppur di poco negli ultimi mesi, risentendo dell’aumento dello spread nei rendimenti dei titoli sovrani. A settembre 2018 si annota”un valore pari a 1,71% rispetto al valore minimo di 0,56% registrato a maggio 2018″.

“Il rendimento delle nuove emissioni di obbligazioni è risultato in sensibile aumento nel corso degli ultimi mesi, risentendo dell’aumento dello spread nei rendimenti dei titoli sovrani”. È quanto afferma l’Abi nel rapporto mensile. Qui annota che a settembre 2018 si registra “un valore pari a 1,71% rispetto al valore minimo di 0,56% registrato a maggio 2018”. Si tratta di rilevazioni su un ammontare non molto rilevante, spiega il vice direttore generale Gianfranco Torriero, ma “che danno il segnale di un cambiamento di rotta del mercato”.

21/11/2018 | Categorie: Economia e Dintorni , EconoPolitik Firma: Jonathan Figoli