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Spending Review: Tutti i Tagli di Monti

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LA SERIE di nuove misure adottate nella notte tra Giovedì al Venerdì dal governo di Mario Monti dovrebbe consentire una riduzione della spesa pubblica di 4,5 miliardi di euro quest’anno e di oltre 10 miliardi di euro nel 2013 e nel 2014, per un totale di 26 miliardi di tagli di bilancio. Gran parte di questi risparmi riguarderanno la sanità e la pubblica amministrazione.


IL CONSIGLIO DEI MINISTRI
è iniziato alle 18h e si è protratto sino a notte inoltrata: un segno della difficoltà dell’esecutivo di individuare le aree su cui intervenire, per attuare una misura efficace  senza compromettere oltre misura i servizi al cittadino. "Abbiamo voluto evitare i tagli lineari, preferendo il percorso più complicato ma più efficace sul piano strutturale, dell’analisi delle spese", ha detto Mario Monti.

IL PREMIER
ha sottolineato che queste misure eviteranno, almeno per un anno, un aumento dell’IVA di 2 punti percentuali – e quindi un passaggio dal 21% al 23% -,  misura cui il governo sperava di non dover ricorrere, consapevole che avrebbe rischiato di aggravare la recessione.

NEL PRIMO TRIMESTRE 2012, il deficit dell’Italia ha raggiunto l’8% del PIL, il dato peggiore dai primi tre mesi del 2009, principalmente imputabile al calo delle entrate fiscali innescate dalla recessione e dal rialzo dei rendimenti dei titoli di stato italiani. Con queste nuove misure, Roma si è data i mezzi per raggiungere i suoi ambiziosi obiettivi di riduzione del disavanzo – il governo prevede di arrivare ad un avanzo primario nel 2013 – mentre i tassi si sono nuovamente impennati, all’indomani della riunione della BCE  e delle dichiarazioni, poco ottimistiche, di Mario Draghi. Il taglio dei tassi di interesse, annunciato dalla Banca centrale e atteso da operatori di mercato e analisti, ha riacceso i timori degli investitori sulla salute della zona euro.
 

INOLTRE, il presidente della Bce, Mario Draghi, ha spazzato via le speranze di nuove misure eccezionali, affermando che il Consiglio direttivo non ne aveva discusso, delineando uno scenario tutt’altro che roseo e parlando di prospettive economiche in peggioramento. Alcune voci avevano espresso la necessità che fosse nuovamente lanciato il programma di acquisto dei titoli di Stato, il Market Security Programme, e che fosse posto quale chiaro obiettivo quello di scongiurare un’impennata dei tassi dei paesi della zona euro

NEL TARDO POMERIGGIO DI GIOVEDÌ, i rendimenti spagnoli a 10 anni sono schizzati al 6,737% contro il 6,375% alla chiusura di Mercoledì e il premio di rischio pagato dal paese rispetto alla Germania è salito a 529 punti base (5,29 punti percentuali). I tassi sui titoli italiani a10 anni si sono avvicinati al 6% (5,958%), soglia oltrepassata il 29 giugno. Nonostante la garanzia ottenuta in occasione dell’ultimo vertice europeo, circa la prossima adozione del cosiddetto “scudo anti spread”,  per prevenire attacchi speculativi sui titoli dei paesi dell’area euro, Mario Monti e il suo omologo spagnolo Mariano Rajoy, hanno ancora molto da fare per calmare i mercati, ancora sotto pressione.


SPENDING REVIEW
 
PUBBLICA AMMINISTRAZIONE
Il decreto traccia il cammino che porterà alla riduzione del 20% dei dirigenti e del 10% dei dipendenti della pubblica Amministrazione. Gli organici delle Forze armate saranno tagliati in misura non inferiore al 10%. Anche gli alloggi della Difesa potranno essere ceduti più facilmente, von una procedura di vendit più rapida. Tagliati il fondo per le missioni di pace (-8,9 milioni), il Fondo per gli armamenti (100 milioni), quello per le vittime dell’uranio impoverito (-10 milioni) e il progetto della mini-naja voluto dal governo Berlusconi (-5,6 milioni).  Il decreto impone inoltre il divieto di svolgere attività di consulenza retribuita ai dipendenti pubblici che andranno in pensione presso una PA.  Ed ancora, stop all’adeguamento Istat degli affitti versati dallo stato.

TRASFERIMENTI STATALI

La spending review prevede tagli a Regioni ed enti locali per 2,2 miliardi nel 2012, 5 miliardi nel 2013 e 5,5 miliardi dal 2014. i trasferimenti dallo Stato alle Regioni a statuto ordinario si ridurranno di 700 milioni di euro nel 2012 e di 1 miliardo di euro a partire dal 2013. Dai tagli sono escluse le risorse destinate al Servizio Sanitario Nazionale. Per i Comuni la riduzione sarà pari a 500 milioni di euro per il 2012 e di 2 miliardi di euro dal 2013, mentre per le Province ammonterà a 500 milioni di euro per quest’anno e a1 miliardo di euro a partire dal 2013.
 
IVA
L’aumento di due punti percentuali delle aliquote IVA scatterà dal primo luglio 2013, e non da quest’anno, in virtù dei risparmi derivanti dal taglio mirato della spesa pubblica.  
 
UNIVERSITA’
Si salva sorprendentemente dai tagli l’università (si era parlato di una sforbiciata da 200 milioni di euro) ma nemmeno verranno stanziati  i 200 milioni previsti per le scuole paritarie.  
 
MINISTERI
Saranno soppressi l’Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni private e di interesse collettivo (Isvap) e la Commissione di vigilanza sui fondi pensione (Covip), le cui funzioni verranno accorpate nell’Ivarp, “che nasce come unico istituto per la vigilanza sulle assicurazioni e sul risparmio previdenziale, nel pieno rispetto delle indicazioni comunitarie in materia". Il decreto prevede una riduzione della dotazione dei ministeri di 1,5 miliardi nel 2012 e di 3 miliardi a partire dal 2013.

PROVINCE

L’obiettivo è dimezzarne il numero attuale. Da 100 si passerebbe a un cinquantina. I criteri sulla base dei quali si procederà ai tagli sono due: la dimensione del territorio e la densità demografica.  I comuni capoluogo di Regione sono esclusi da tale intervento. Entro il primo gennaio 2014 verranno inoltre istituite dieci Città metropolitane (Roma, Torino, Milano, Venezia, Genova, Bologna, Firenze, Bari, Napoli, Reggio Calabria) e contestualmente soppresse le relative province.
SANITA’
Il fondo sanitario nazionale subirà un taglio di un 1 miliardo nel 2012 e di 2 miliardi a decorrere dal 2013. Il massimale annuo di spesa per l’acquisto di dispositivi medici passerà dal 5,2% al 5% nel 2012 e al 4,8% nel 2013. Previsto un taglio dei posti letto ma i piccoli ospedali, ovvero strutture con meno di 80 posti letto, non spariranno.

ESODATI
Il governo assicurerà la pensione ad ulteriori 55.000 esodati – si tratta di coloro che hanno accettato di licenziarsi, dietro indennizzi e incentivi da parte dell’azienda, ma che non potranno accedere alla pensione in virtù della riforma di dicembre, che aveva innalzato i requisiti anagrafici e contributivi necessari per ottenere l’assegno- dopo i 65.000 già garantiti con un primo decreto.


GIUSTIZIA
Saranno soppressi 37 tribunali e 38 procure ed eliminate le 220 sezioni distaccate presenti in tutta Italia. Non vi saranno tagli agli organici: i dipendenti amministrativi e i magistrati saranno "redistribuiti sul territorio". Saranno inoltre cancellate 674 sedi di uffici dei Giudici di Pace già individuate.

05/07/2012 | Categorie: Economia e Dintorni Firma: Redazione