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Sostenibilità, un fattore
chiave per il target price

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Un’analisi che evidenzia l’importanza della sostenibilità anche in un’ottica di rendimenti

La sostenibilità e il prezzo obiettivo

I criteri ESG vengono sempre più spesso utilizzati nelle scelte d’investimento, integrandoli con altre tecniche come l’analisi fondamentale, le strategie a replica passiva, ma anche le analisi quantitative e quelle smart beta. Siccome gli investimenti sostenibili sono in grado di garantire performance migliori e una maggior resilienza del portafoglio, la sostenibilità viene inserita insieme a tutte le altre variabili con cui si va a calcolare l’ottimizzazione di portafoglio: di fatto diventa uno strumento, una variabile chiave nel determinare l’asset allocation e non solo un tema di investimento da seguire.

Il nesso di causalità tra sostenibilità e performance

C’è però anche un nesso di causalità tra sostenibilità e performance finanziarie a livello aziendale e per questo è importante integrare i criteri ESG nelle valutazioni societarie. È necessario infatti riuscire a valorizzare i benefici di una strategia sostenibile perché questa consente di accrescere il valore dell’azienda. La corretta valorizzazione della sostenibilità è dunque un processo fondamentale in mercati efficienti e resilienti, perché consente di prezzare correttamente i vantaggi e le opportunità offerte dal rispetto dei criteri ESG, ma anche i rischi di chi, invece, non li rispetta.

La sostenibilità come driver di valore

Diventa quindi importante inserire i criteri ESG nei target price forniti dalle case d’investimento e più in generale contenuti nell’equity research. Un possibile approccio che viene proposto è il Value Driver Adjustment (VDA) che si lega agli approcci di valutazione tradizionali in quanto collega i fattori ESG ai driver di valore attraverso il loro impatto sui modelli di business delle società e sulle rispettive posizioni competitive. Questo approccio si basa su un punto fondamentale: far emergere quanto sono significativi i criteri ESG per un’azienda perché il loro rispetto ha un’elevata probabilità di influenzare realmente e in maniera rilevante i driver di valore.

L’utilità per i mercati

Per arrivare a far ciò l’approccio VDA si articola in tre passaggi fondamentali. Primo: identifica e si focalizza sugli aspetti ESG più rilevanti. Secondo. Analizza l’impatto di questi fattori sull’azienda che si sta valutando. Terzo. Quantifica i vantaggi competitivi (o in caso negativo gli svantaggi competitivi) per correggere ed aggiornare i driver di valore della società. In questo modo si giunge ad una valutazione della società, e a una determinazione di un target price, che tiene conto effettivamente di tutte le fonti di ricchezza e crescita di un’azienda, così come di tutti i suoi rischi. Questo permette una migliore efficienza dei mercati perché prezzano in maniera corretta le opportunità e possono fungere da guida nelle scelte di investimento.

16/03/2021 | Categorie: Economia e Dintorni Firma: Alberto Cascione