NEWS

Sostenibilità, gli investimenti
green più interessanti del 2021

Immagine di anteprima

La selezione di titoli menzionata da una ricerca di Equita

L’accelerata dell’Esg

Il 2020 ha dato una spinta alla sostenibilità che si farà ancor più vigorosa nel 2021. Inevitabile osservare la correlazione tra la pandemia e l’ondata verde, che però proseguirà a prescindere dall’evoluzione del quadro sanitario globale. Per questo, e per molti altri motivi, è interessante annotare i dieci titoli valutati come quelli più interessanti da una ricerca eseguita da Equita

Il sorpasso ai titoli tradizionali

Ma andiamo con ordine. Nei primi nove mesi del 2020 la raccolta dei fondi Esg ha costantemente superato quella degli strumenti tradizionali. Non solo nell’Europa pioniera dell’accelerazione verde con il Green New Deal e la tassonomia per gli investimenti responsabili, ma con segnali anche dagli Usa che, con il presidente eletto Joe Biden, rientreranno negli Accordi di Parigi, e ora anche dal Giappone. Su queste basi, che vedono coniugare l’etica ai profitti, ci si prepara al nuovo anno sui mercati finanziari. Dove puntare lo suggerisce la ricerca “Italian champions for sustainability” di Equita, che individua un portafoglio di dieci titoli che integrano una esposizione a investimenti essenziali per la sostenibilità e solidi fondamentali.

La selezione di Equita

Nella selezione ci sono Enel, Snam, Terna, Inwit e Tim tra le società dell’Ftse Mib, mentre Erg, Falck Renewables, Garofalo Health Care, Sesa e Sicit tra le capitalizzazioni medio-piccole. Realtà su cui è possibile investire per sfruttare la crescita prevista nel medio termine. Anche in un campo già esplorato come quello tecnologico, Equita segnala per esempio Sesa, impegnata nella digitalizzazione delle Pmi. La sua appetibilità deriva da un tasso di crescita dell’utile per azione previsto di oltre il 24% annuo fino al 2023 nonostante le difficoltà del Covid. Se ci sposta sulla star del momento, l’idrogeno, il report sottolinea invece il valore che questo segmento di business sta portando a Snam e che si traduce in un premio del 22% nel rapporto tra valore dell’azienda e capitale investito e un rendimento fino al 6% nel 2024.

I rendimenti molto allettanti

Approfondendo ancor più i dati, spuntano altri numeri interessanti. Enel, leader globale con le sue strategie Esg e con un rating AAA nell’indice MSCI ESG, offre un attrattivo dividend yield del 5,2%. Per Terna, i cui investimenti per il 95% sono oggi classificabili come sostenibili secondo i criteri della tassonomia Ue, Equita vede un ruolo di guida nella transizione energetica del Paese e uno yield che può arrivare al 5,3% nel 2023. Occhi puntati anche su Tim, che offre un dividend yield del 3% per le azioni ordinarie, in ottica di fusione con Open Fiber. Buone le prospettive per la mid cap Sicit, pioniera dell’economia circolare (produce biostimolanti dai residui dell’industria conciaria) ed Ebidta i cui ricavi sono previsti in crescita rispettivamente del 12 e 13,5% entro il 2023.

L’obiettivo del medio periodo

Insomma, tante soluzioni per costruire un portafoglio redditizio e solido nel medio periodo. Regalando così all’investitore delle possibilità di guadagno realistiche, oltre a dargli la netta sensazione di aver contribuito in modo concreto alla sfidante e preziosa transizione a un’economia davvero sostenibile.

30/12/2020 | Categorie: Investimenti Firma: Luca Losito