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Sostenibilità e cultura ESG come leva per la pensione del futuro

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Senso del futuro, sostenibilità ed educazione previdenziale e finanziaria: i tre pilastri alla base del Fondo pensione Cometa secondo Maurizio Agazzi

Senso del futuro, sostenibilità ed educazione previdenziale e finanziaria: sono questi i tre pilastri alla base del Fondo pensione Cometa che – come testimoniato ai microfoni di FinanceTV dal suo Direttore generale, Maurizio Agazzi – vuole trasferire ai suoi aderenti presenti e futuri quella sensazione di fiducia che riguarda non solo la tutela dei cittadini lavoratori e dei loro risparmi, ma anche il miglioramento della loro qualità di vita.

Senso del futuro e di fiducia: i valori del Fondo pensione Cometa per i lavoratori

Maurizio Agazzi è il Direttore generale del Fondo pensione Cometa, fondo nazionale di pensione complementare riservato ai lavoratori dell’industria metalmeccanica, installazione di impianti e settori affini oltre che ai dipendenti del settore orafo e argentiero. Il Fondo conta oltre 440mila iscritti e, con oltre 25 anni di esperienza, si colloca in prima linea nella tutela dei lavoratori che vi aderiscono.

Proprio sui temi della cura e dell’attenzione nei confronti degli aderenti al fondo, Agazzi fa notare come il periodo pandemico abbia demolito tutte le certezze dei cittadini, facendo riscoprire e riemergere molte fragilità (non solo occupazionali) che sono state ulteriormente acuite dallo scoppio del conflitto in Ucraina e dall’attuale situazione di crisi complessiva.

Ecco perché per ridare ai lavoratori il “Senso del futuro”, il Fondo pensione Cometa si impegna a rinsaldare quel rapporto di fiducia con i propri aderenti tramite la trasmissione di una serie di valori importanti come, ad esempio, la sostenibilità che è vista come una vera e propria ragion d’essere alla base del loro fondo previdenziale.

Sostenibilità nel mondo della finanza e della previdenza complementare

Il tema della sostenibilità (ambientale e non solo) è ormai diventato il leit motiv del mondo della finanza. Sono moltissime ormai le aziende di Asset Management e le SGR che sposano i temi della sostenibilità e dei principi ESG per assicurare ai propri clienti degli investimenti che possano avere delle ripercussioni positive nei confronti dell’ambiente e del futuro del pianeta.

Maurizio Agazzi – durante l’intervista per FinanceTV – puntualizza infatti come, negli ultimi anni, ci stia stata una domanda da parte della finanza sempre più crescente nei confronti dei temi legati alla sostenibilità; ciò ha creato una sorta di inversione alla base del mondo finanziario, con una offerta che ha rincorso (e rincorre ancora) la domanda per rispondere a dei bisogni, non indotti, ma che inducono la finanza stessa.

Anche sul piano normativo, l’attenzione nei confronti delle tematiche sostenibili applicata all’ambito previdenziale è ormai diventata rilevante. Per esser competitivi, però, non basta solo usare le “parole della sostenibilità”, ma è necessario – afferma Agazzi: “diffondere la cultura della sostenibilità applicata al tema previdenziale, evitando il rischio che la ‘moda’ generi facili parole e facili consensi” (il riferimento al fenomeno del Greenwashing è qui naturale).

Sostenibilità e previdenza: come il Fondo pensione Cometa trasmette la cultura ESG

Ma qual è la strategia adottata dal Fondo pensione Cometa per trasmettere ai propri aderenti la cultura ESG? Il segreto per il Direttore generale Agazzi è rendere pratici e credibili i principi ESG agli occhi dei lavoratori; per far ciò è bene partire da uno strumento concreto e immediatamente riconosciuto dai lavoratori come il contratto nazionale collettivo di lavoro, base per ricavare elementi di sostenibilità da trasferire nella pratica dell’investimento finanziario.

“In questo modo il lavoratore metalmeccanico vedrà il suo fondo pensione come un’opportunità per arricchire e far fruttare il proprio risparmio, ma anche realizzerà il concretizzarsi di quello che lui ha acquistato e acquisito attraverso il contratto nel proprio luogo di lavoro”. Continua ancora Agazzi: “Riuscire a rendere concreto e vicino e coniugare i temi della sostenibilità, attraverso il contratto (strumento che utilizza un linguaggio condiviso), ci consente di essere più credibili, più vicini e in grado di comunicare l’importanza del tema della sostenibilità. È questa l’unica via per rinsaldare il rapporto di fiducia col lavoratore”.

Educazione finanziaria e pensione complementare: binomio inscindibile alla base del fondo pensione Cometa

Infine, il Direttore del fondo Cometa mette in rilievo quanto sia importante ed inscindibile il legame tra l’educazione economico-finanziaria e il mondo della pensione complementare in quanto, in una situazione molto mutevole e con un mercato del lavoro che cambia, a suo avviso, solo l’educazione previdenziale e finanziaria sono la chiave del successo per poter rendere consapevoli e davvero libere le persone. Alla base della libertà c’è la conoscenza, solo questa può dare al lavoratore il potere di governare e dar risposta ai propri bisogni e necessità.

In un modo in cui l’informazione è generalizzata ma molto superficiale, ciò che assume un ruolo strategico è cominciare a pensare a percorsi di formazione che, a partire da nuclei di rappresentanti in assemblea o nelle aziende, poi si allarghino e producano momenti formativi (anche servendosi delle nuove tecnologie) che possano dare risposte e incuriosiscano i lavoratori e li rendano attenti a cogliere e a sapersi orientare nel mondo della previdenza.

A tal proposito, il Fondo Cometa ha messo in cantiere un progetto indirizzato agli Istituti professionali: “Passwork”; l’idea è quella di una proposta formativa (ed informativa) che ha l’obiettivo di cominciare a dare consapevolezza alle giovani generazioni su cosa significhi entrare nel mondo del lavoro.

I vantaggi dell’educazione previdenziale per rispondere alle necessità dei lavoratori che si avvicinano alla pensione

Sul fronte previdenziale dell’offerta multi-comparto, poi, Agazzi, ribadisce come sia fondamentale l’educazione previdenziale del lavoratore per evitare che questi resti ancorato ad un profilo di rischio che non è quello indicato a realizzare il suo obiettivo pensionistico. La questione tocca anche il settore pubblico che, a suo avviso, deve impegnarsi nella messa a punto di riforme pensionistiche che aiutino il cittadino a fare delle scelte più consapevoli per la sua pensione.

Tutti insieme, dunque, si deve concorrere a creare consapevolezza economico-finanziaria e promuovere l’educazione previdenziale, destinata in primis al cittadino e poi al lavoratore, che la utilizzerà per trovare le risposte alle sue necessità.

17/06/2022 | Categorie: Economia e Dintorni Firma: Giulia Panebianco