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Robo-advice, non è (ancora) il tuo tempo: crescita fiacca

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La consulenza finanziaria automatizzata non spicca il volo in terra europea

L’uomo batte i robot 1 a 0. Il mercato della consulenza automatizzata non ingrana in Europa. La crescita va a rilento. Le principali barriere che la frenano sono la poca fiducia dei clienti e la complessità normativa del Vecchio Continente. Lo comunica il report Automation in financial advice del Joint Committee delle Autorità Europee di Vigilanza (ESAs).

Il rapporto mostra che, mentre il fenomeno della consulenza automatizzata sembra crescere lentamente, il numero complessivo di imprese e clienti coinvolti è ancora piuttosto limitato.  In particolare, perché la bassa cultura digitale e finanziaria crea una barriera psicologica che porta alla sfiducia nei confronti dei robo-advisor. La gente preferisce ancora i consigli della calda voce umana a quelli di una app, quando deve investire soldi del suo patrimonio. Inoltre, la presenza in Europa di un’architettura normativa molto elaborata nel settore finanziario blocca ulteriormente lo sviluppo robotico. Basti pensare alle novità introdotte quest’anno dalla MiFID II e dalla GDPR. Il tutto è complicato dall’assenza di un'”identità digitale”.

Insomma, i robot arrancano. I consulenti in carne e ossa mantengono un bel po’ di vantaggio, per il momento. Non a caso, nelle conclusioni, le Autorità affermano che al momento non è necessario compiere alcuna azione immediata. Ad ogni modo, è fondamentale non abbassare la guardia. I processi di innovazione proseguono. Sempre e comunque.

07/09/2018 | Categorie: Mondo consulenti Firma: Luca Losito