NEWS

Prossima mossa Fed : Allentamento monetario

L’economia americana arranca, sussiste ancora incertezza economica e politica. Mercati immobiliari deboli. La Fed dovrà correre ai ripari. Le possibili mosse.

LA CRESCITA MODESTA : Nel consueto appuntamento tenuto  per il mensile del Beige Book, il presidente della Fed ha evidenziato che l’economia americana ha continuato a crescere ad un ritmo piuttosto modesto tra settembre e ottobre e l’incertezza economica e politica dissuade le imprese dagli investimenti e dall’assunzione di nuovo personale. Anche i mercati immobiliari sono risultati deboli nella maggior parte dei distretti esaminati, mentre i consumatori stanno lentamente riacquistando fiducia. È lo scenario, per nulla entusiasmante, tracciato dal Beige Book, il rapporto sull’economia che la Federal Reserve pubblica ogni sei settimane. Se da un lato inoltre si osserva una modesta ripresa delle spese dei consumatori, la Fed mette in guardia: nell’acquistare gli americani si rivelano attenti ai prezzi e tendono a comprare solo beni di prima necessità.

Il check up arriva a sole due settimane dalla riunione della Federal Reserve del 2-3 novembre, al termine della quale la banca centrale dovrebbe annunciare le nuove modalità con cui sosterrà l’economia statunitense. Si tratterà molto probabilmente dell’acquisto di titoli di stato a lungo termine, per un valore ancora da precisare anche se le stime si aggirano fra i 500 e i 1.000 miliardi di dollari. «Nell’insieme l’attività economica ha continuato a crescere, anche se a un tasso modesto fra settembre e gli inizi di ottobre. L’attività manifatturiera ha proseguito la propria espansione, con la produzione e i nuovi ordini in progresso in diversi distretti», si legge nel rapporto. La Fed precisa, inoltre, che la domanda di servizi non finanziari è stabile o in modesto aumento e che si registra una crescita del settore dei viaggi e dell’industria turistica. I prezzi si confermano stabili (in aumento quelli alla produzione e stabili quelli al consumo stabili) mentre le pressioni salariali sono minime. Il dollaro non ha avuto significative reazioni e dopo il rapporto della Fed si è mantenuto vicino ai minimi della giornata contro le principali divise.
 

22/10/2010 | Categorie: Economia e Dintorni Firma: Vincenzo Polimeno