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Produzione, c’è il crollo: rischio recessione in Italia e in Europa

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Dalla Germania arriva il calo che rischia di mandare in recessione tutta l’Eurozona

Il crollo della produzione industriale registrato in tutti i Paesi principali d’Europa, Italia compresa, ripropone concretamente il rischio recessione. La realtà più temibile e temuta sembra riaffacciarsi sul Vecchio Continente che a fatica, grazie anche al sostegno del QE (appena concluso) della Bce, si è rialzato ed è ripartito dopo la crisi economica del 2008. Un’ondata recessiva che a catena, potrebbe finire per risucchiare anche gli Stati Uniti.

L’allerta, dopo gli ultimi dati diffusi sulla produzione. Il primo campanello d’allarme è scattato a Berlino: a novembre si segnala un -4,7% su base annua, peggior risultato dal 2009. In primis, la crisi si è avvertita sul settore auto, un calo che ha influenzato anche l’Italia. L’indice della produzione industriale nostrana, a novembre, secondo l’Istat, si riduce dell’1,6% rispetto alle rilevazioni del mese precedente. Un rallentamento oltre le attese riscontrato in tutta l’Eurozona che preoccupa gli esperti.

Ed ecco che si concretizza il rischio più temuto: tecnicamente si parla di recessione quando il Pil, di un Paese o di un’area economica, diminuisce per almeno due trimestri consecutivi. Il 2018 in Italia era partito bene ma rischia di finire malissimo: l’anno si è aperto con un +3,4% nel primo trimestre poi sceso a +1,9% nel secondo. Nel terzo trimestre si è entrati per la prima volta in negativo (-0,1%). Ora si aspetta dicembre per tirare le somme, ma i presupposti non sono incoraggianti.

Anche in Germania nel terzo trimestre del 2018 il Pil è finito in negativo allo 0,2%. E anche la produzione degli altri Paesi dell’Eurozona non ha brillato: Francia e Spagna hanno rallentato parecchio, la Gran Bretagna ha fatto un po’ meglio. Un calo costante e fragoroso, andato ben oltre le stime degli analisti. Secondo diversi centri di ricerca il Pil dell’Italia nel 2019 non andrà oltre il +0,5%. Praticamente dimezzate le previsioni di solo pochi mesi fa. È allerta vera.

14/01/2019 | Categorie: Economia e Dintorni Firma: Luca Losito