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Possibili ricadute dell’ influenza suina sui mercati finanziari

L’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) ha proclamato un’ “emergenza per la salute pubblica con preoccupazione internazionale” per l’epidemia di influenza suina in Messico. Gli esperti internazionali si sono riuniti oggi per dare il proprio parere all’Oms sull’eventuale innalzamento dell’attuale livello di allerta pandemica per l’influenza suina da 3 a 4 o a un livello ancora superiore (la scala prevede 6 gradi).Quelle che seguono sono le definizioni dell’Oms per i differenti livelli di allerta e per le possibili conseguenze per i mercati finanziari legati a ogni livello nel caso della “influenza suina”.
LIVELLO 2 – Il virus influenzale animale che circola tra animali addomesticati o selvaggi è noto per aver provocato infezioni negli esseri umani, ed è considerato una potenziale minaccia pandemica.
L’impatto sui mercati finanziari è limitato alle specifiche aziende o agli specifici settori dei paesi direttamente colpiti dall’epidemia.
LIVELLO 3 (attuale) – Un virus influenzale animale o umano-animale “riassortante” ha causato casi sporadici o piccoli focolai nelle persone, ma non si è trasformato in una trasmissione da umano a umano sufficiente a produrre una epidemia a livello di comunità.
L’impatto sul mercato è limitato a oscillazioni a breve termine che durano pochi giorni, sebbene potrebbero verificarsi altre scosse per i prezzi degli asset se i governi o i più importanti enti di previsione tagliassero le prospettive di crescita.
– I mercati azionari globali risentono di moderati blocchi temporanei, con performance minori in certi settori (trasporti, viaggi, tempo libero e commodity), considerati più vulnerabili a ulteriori perdite negli scambi.
– Minori flussi nel mercato dei bond provocherebbero cali moderati nel rendimento.

LIVELLO 4 – E’ caratterizzato da una trasmissione verificata da persona a persona di un virus influenzale animale o umano-animale “riassortante” capace di provocare epidemie a livello di comunità.
La preoccupazione sull’impatto dell’attività economica globale inizia a pesare sui mercati azionari. Mark Bon, fund manager della Canada Life a Londra, stima che un passaggio al livello 4 causerebbe per i mercati cali improvvisi anche del 7%.
Le performance dei vari mercati potrebbero essere determinate dall’esposizione delle relative economie verso i paesi dove è in atto il contagio e dalle loro riserve di medicinali e vaccini.
LIVELLO 5 – Diffusione da persona a persona del virus in almeno due paesi in una regione Oms. Mentre la maggior parte dei paesi non sarebbero colpiti in questa fase, la dichiarazione di Fase 5 è un forte segnale che la pandemia è imminente.
Altri forti e ampi cali nei mercati azionari.
– I volumi di scambio sui mercati potrebbero cominciare a scendere, specialmente se l’influenza suina cominciasse a diffondersi maggiormente negli Stati Uniti. Comunque, la maggior parte delle banche hanno programmi di recupero dai disastri, in modo da poter continuare a operare in altre sedi.
– Più forte lo spostamento verso la liquidità.
LIVELLO 6 – La fase pandemica, caratterizzata da epidemie a livello di comunità in almeno un altro paese in una diversa regione Oms oltre ai criteri definiti nel livello 5. L’adozione di questa fase indicherebbe che è in corso una pandemia globale
Seria caduta nei volumi di scambio sui mercati, specie nelle regioni colpite.
– Forte e ampia caduta degli indici di mercato
– La fuga verso il cash diventa ancora più pronunciata, i mercati rischiano di andare in tilt.

28/04/2009 | Categorie: Investimenti Firma: Vincenzo Polimeno