NEWS

Portafoglio, cresce il peso delle azioni europee

Immagine di anteprima

Complice una ripresa globale non inflazionistica e il permanere di condizioni monetarie accomodanti, gli investitori hanno aumentato il peso di azioni e obbligazioni in portafoglio, con una preferenza per l’area euro e i mercati emergenti.

Questo quanto è emerso da un sondaggio di Reuters, che ha individuato prospettive rosee per i prossimi mesi. Secondo il sondaggio, l’azionario è salito al 45,5% di un portafoglio bilanciato globale a maggio, l’obbligazionario ha sfiorato il 40%, mentre la liquidità e l’immobiliare sono scesi rispettivamente all’8,5% e allo 0,3%.

In questo contesto, i primi 10 asset manager attivi in Italia vedono ulteriori spazi di apprezzamento per l’equity europeo. “Il nostro posizionamento è ancora ‘risk-on’ ma abbiamo preso profitto rispetto agli acquisti di azioni che avevamo deciso a cavallo dei due turni di voto in Francia e ci siamo riportati in posizione neutrale – ha detto Andrea Conti, head of macro research di Eurizon Capital – Dopo un periodo di notizie cosi sistematicamente positive e con una volatilità così contenuta, i mercati sono più esposti all’eventualità di picchi di volatilità. In questo caso cercheremo di sfruttare queste occasioni per accumulare nuove posizioni”.

Intanto, a maggio, le Borse mondiali e quelle emergenti, espresse dai corrispondenti indici Msci, hanno toccato nuovi massimi. “Presupposti di shock inflazionistici non ci sono, ma quando i mercati sono prezzati alla perfezione ci sono dei rischi”, aggiunge Conti.
Coerentemente con la direzione dei flussi mondiali rilevati da Bank of America Merrill Lynch, il sondaggio ha rivelato una disaffezione per i bond “high yield” e per Wall Street, dove gli indici ai massimi sono esposti alle turbolenze politiche interne e a dati macro in chiaroscuro.Resta alta l’attenzione per l’azionario europeo e per i mercati emergenti in generale in un “contesto di crescita globale sincronizzata e senza inflazione che lascia tranquille le banche centrali”, ha commentato Conti, che poi ha aggiunto che in questo scenario si è sommato questo mese, per il Vecchio Continente, il ridimensionamento del rischio politico dopo il voto francese.

Così, il portafoglio azionario che è emerso dal sondaggio ha visto scendere il peso della Borsa Usa di oltre il 2%, a circa il 43%, a fronte di un incremento di pari entità per i listini della zona euro, poco sopra il 32%, mentre è balzato al 2,4% dallo 0,8% il peso delle Borse dell’Europa emergente.

 

01/06/2017 | Categorie: EconoPolitik , Investimenti Firma: Jonathan Figoli