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PMI e sostenibilità, un approccio virtuoso

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Una riflessione sull’adozione dei criteri di sostenibilità nelle PMI durante la puntata di Good Morning Finance che ha coinvolto Samantha Barbero

PMI e sostenibilità

Quando si parla di aziende e sostenibilità le iniziative più conosciute e diffuse sono associate alle grandi aziende, quotate, internazionali titolari di brand celeberrimi. L’economia sostenibile riguarda però sia piccoli che grandi business, il settore no profit, soggetti pubblici, privati, imprese, amministrazioni e singoli cittadini.  In che modo le PMI vivono la sostenibilità?

Il 30% delle PMI che hanno partecipato all’ indagine condotta da DVA Doxa e presentata fine 2020 ritiene che la sostenibilità possa accelerare l’uscita dalla crisi. Più dell’80% delle oltre 400 PMI Italiane coinvolte considera la sostenibilità un elemento importante nelle scelte strategiche e di investimento

Integrare la sostenibilità tra i criteri che guidano le scelte strategiche è considerato per un’azienda su tre l’elemento che contribuirà a uscire più rapidamente dalla crisi economica legata al Covid-19.

L’indagine ha evidenziato inoltre la percezione che i maggiori benefici derivanti dal perseguimento di iniziative di sostenibilità nel business siano correlati a strategie di marketing e di prodotto, al miglioramento della reputazione e dell’attrattività dell’azienda.

Il valore della sostenibilità è ancora oggi considerato alla stregua della filantropia: pensare un business in un’ottica sostenibile per creare valore condiviso con la società non può più essere considerato una forma di beneficenza. E’ da considerarsi il modo più intelligente, efficiente di concepire il proprio business all’interno di un sistema, dove le ricadute positive non fanno altro che generare ulteriori occasioni di crescita.    

Il valore nell’impresa e nella società

Durante la puntata di Good Morning Finance dedicata alla sostenibilità quale leva nella ripresa per le PMI, Samantha Barbero, Ecosystem Development, Partnerships, Strategic Alliances di Assofintech, ha espresso quanto sia importante l’attenzione delle PMI alla sostenibilità. E’ bene che la considerino per affacciarsi e risultare competitive nei mercati internazionali, per essere appetibili nell’ambito degli investimenti in  capitali privati se ritengono di voler innovare il modello di business, estendere la loro attività.

Sostenere in questa fase le PMI dando loro gli strumenti per essere competitive a livello internazionale significa supportare la matrice base dell’economia italiana.

Laddove il management non abbia ancora compreso le opportunità future di una governance orientata alla sostenibilità è importante far leva sugli aspetti legati all’attrazione di nuovi capitali e credito, alla generazione di nuovo valore, visto che le società SDGs compliant nei mercati azionari si scostano del 20% rispetto quelle che ancora non hanno adottato criteri sostenibili.

I diversi studi citati nella ricerca condotta dall’università di Foggia e di Aberdeen “Does Good ESG Lead to Better Financial Performances by Firms?” sottolineano la relazione fra un miglioramento degli indici di bilancio (ROA e ROE) per le aziende analizzate dopo aver introdotto criteri di sostenibilità nelle politiche aziendali.

Inclusione sociale e diversità sono considerati asset intangibili in grado di restituire agli investitori informazioni importanti e a garantire all’impresa nuovi apporti di capitale.

Anche le politiche di efficientamento energetico fanno registrare un miglioramento degli indici di bilancio: bisogna considerare inoltre che l’efficienza energetica impatta molto positivamente sugli aspetti economici dell’azienda, contribuendo a migliorarne le performance.

Infine, nelle aziende che adottano politiche e criteri di sostenibilità si registra anche una maggiore stabilità del board: la sostenibilità nella governance influisce secondo numerose ricerche in misura ancora più positiva sugli aspetti finanziari della gestione dell’azienda e genera continua fiducia negli investitori.

Gli ostacoli delle PMI nella sfida sostenibile

“L’ostacolo più grande per le PMI è la paura di affrontare il cambiamento” ha detto Samantha Barbero a Good Morning Finance, “le piccole e medie imprese italiane si confrontano con la paura di non essere all’altezza del resto del mondo, la paura dell’errore“, quando invece l’errore è il passo che permette di raggiungere la soluzione che mai si era considerata in precedenza.

Oggi è bene che le PMI non emergano in quanto piccole aziende italiane, ma come piccole rappresentanti del tessuto imprenditoriale europeo: la sfida non è certamente più quella con il mercato francese o tedesco, ma su scala globale, dove il mercato europeo, in modo coeso, deve affrontare il resto delle economie mondiali.

Ritornando ai dati dell’indagine DOXA, ulteriori ostacoli percepiti dalle PMI italiane per lavorare in chiave sostenibile sono la percezione di costi più elevati (52%) e difficoltà burocratiche, per esempio per ottenere e mantenere le certificazioni (50%).

Oltre l’evoluzione: le B Corp

Dal 2016 l’Italia ha introdotto le società benefit che differiscono dalle società tradizionali in quanto integrano nel proprio progetto anche la creazione di un impatto positivo sulla società e nell’ambiente, oltre agli obiettivi di profitto.

Le B Corp generano un movimento internazionale e si distinguono sul mercato perchè innovano per massimizzare l’impatto positivo verso i dipendenti, le comunità in cui operano e gli stakeholders. L’obiettivo condiviso su scala globale è di ridefinire un nuovo paradigma di business adeguato ai nostri tempi.

Le società benefit chiedono volontariamente di certificarsi: questa scelta comporta certamente degli oneri, ma garantisce vantaggi non indifferenti.

Queste società si differenziano sul mercato, guidano il cambiamento, sono più attrattive per chi cerca lavoro, attraverso il risparmio tendono al miglioramento dei risultati economici e ispirano gli investitori ed attraggono attraverso il loro modello di business la loro fiducia.

Segui le puntate dedicate al tema della sostenibilità nelle imprese su FinanceTV sulla pagina di ProfessioneFinanza. Approfondisci leggendo le news sul tema nella sezione “Economia e dintorni”.

02/03/2021 | Categorie: Economia e Dintorni Firma: Redazione