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Più debito, meno crescita:
+1,5% all’anno sul deficit

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La ricetta che inguaia sempre più l’Italia

La dinamica del debito pubblico di un Paese dipende anche dalla differenza tra il tasso di interesse medio pagato sul suo debito e il tasso di crescita (nominale) del Pil. Il valore della crescita supera quello del tasso sul debito in tutti i principali Paesi dell’Eurozona (media del +1%). L’unica eccezione, ahinoi, è l’Italia (-1,2%). Lo rivela un’analisi di Conindustria.

Avere un saldo positivo a favore del Pil comporta che, a parità di avanzo primario (entrate pubbliche meno spese al netto degli interessi), il rapporto debito/Pil scenda in maniera naturale in tali Paesi perché l’economia genera ricchezza sufficiente a ripagare il debito.

Invece, il nostro Paese è nella situazione opposta, perché l’economia cresce poco e il premio per il rischio richiesto dagli investitori è troppo alto. Questo ha fatto aumentare il rapporto debito/PIL, in media, di 1,5 punti all’anno negli ultimi 5 anni. Totalizzando un aumento del 7,6% dal 2014 (in Germania, nello stesso periodo, c’è stata una riduzione del 6,6%).

15/05/2019 | Categorie: Economia e Dintorni , Investimenti Firma: Redazione