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PISA, il 20% dei 15enni in Italia
è un’analfabeta finanziario

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Il test internazionale rileva un trend preoccupante tra i teenager italiani

Il tarlo dell’educazione finanziaria

Non capiscono la convenienza finanziaria anche delle cose più banali o non percepiscono il rischio di fornire i dati della carta di credito a uno sconosciuto. Sono i 15enni che non raggiungono le competenze di base in financial literacy secondo le rilevazioni PISA presentate il 7 maggio. In Italia lo è 1 su 5, l’1 su 7 degli altri Paesi Ocse. Un nuovo campanello d’allarme che suona, questa volta sui nostri giovanissimi, sull’educazione finanziaria.

Il flop dei teenager italiani

Le performance dei nostri 15enni, purtroppo, non sono state brillanti, collocandoci nella parte bassa della classifica tra i 20 Paesi analizzati. L’Italia in particolare ha conseguito un punteggio medio di 476 punti, inferiore a quello della media Ocse (505). Il suo punteggio non si differenzia da quello della Repubblica Slovacca. Ed è ben al di sotto anche di quello dei vicini della Spagna (492).

Il divario tra Nord e Sud

All’interno del nostro Paese, così come avviene per gli altri ambiti di indagine di PISA, anche nella literacy finanziaria si osserva un divario tra le aree del Nord e quelle del Sud. Gli studenti del Nord Ovest e del Nord Est ottengono risultati più elevati (rispettivamente 496 e 498) di quelli dei loro coetanei del Sud e del Sud Isole (rispettivamente 455 e 448). I risultati degli studenti del Centro (481) sono inferiori a quelli dei quindicenni del Nord e superiori a quelli dei loro coetanei del Sud.

I dati che inchiodano l’Italia

In Italia, il 79% degli studenti raggiunge almeno il Livello 2. La percentuale di studenti in grado di risolvere i compiti più complessi (top performer Livello 5) è meno della metà di quella registrata a livello medio OCSE (4,5% vs 10,5%), mentre circa uno studente su cinque non possiede le competenze minime necessarie per prendere decisioni finanziarie responsabili e ben informate (low performer).

Donne e finanza, binomio arduo

Nella maggior parte dei Paesi che hanno partecipato alla rilevazione della literacy finanziaria in PISA 2018 non compaiono differenze di genere. In Italia tuttavia la differenza di genere a favore dei ragazzi è più marcata (15 punti in media) rispetto alle altre nazioni; tale differenza si riscontra a partire dagli studenti mediamente bravi e aumenta tra quelli più bravi.

Informarsi è vitale

E chiudiamo con una nota di merito per chi si impegna attivamente nell‘informarsi, un comportamento che è stato validato anche dai test PISA. Tra i Paesi Ocse, in media, gli studenti che dichiarano di rivolgersi più spesso ai genitori o di utilizzare Internet per avere informazioni su questioni finanziarie ottengono risultati migliori in financial literacy rispetto agli studenti che dichiarano di farlo in misura minore.

15/05/2020 | Categorie: Economia e Dintorni , Finanza personale Firma: Luca Losito