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Pir, attenti ai rischi. Dal Mef arrivano le linee guida

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Successo oltre alle previsioni del governo per i piani individuali di risparmio (Pir). Bankitalia però mette in guardia sui possibili rischi. Dal Mef arrivano le linee guida

“A pochi mesi dall‘avvio dello strumento (i Pir, ndr), le risorse raccolte da questi fondi, oltre 5 miliardi, sono più elevate delle previsioni formulate dallo stesso governo”, ha detto il direttore generale di Bankitalia Salvatore Rossi. Che poi ha aggiunto: “È una buona notizia, anche se non vanno sottovalutati i rischi, soprattutto sotto il profilo della tutela del risparmiatore”.
Per fine anno, secondo gli operatori di mercato, la raccolta è prevista intorno ai 10 miliardi.

 

Pubblicate le linee guida sui Pir

Il Mef, intanto, ha pubblicato sul sito del dipartimento delle Finanze una serie di linee guida con i chiarimenti sui  piani individuali di risparmio per dirimere alcune questioni interpretative sollevate dalle associazioni di categoria. Per esempio, ogni individuo può avere un solo Pir “nello stesso momento” e il regime agevolativo è indipendente dall’età del sottoscrittore: un Pir può quindi essere intestato anche a un minorenne.

 

Ma cosa sono e quali sono i vantaggi?

Introdotti con la Legge di Bilancio 2017, i  Pir si pongono l’obiettivo di offrire, da un lato, un vantaggio fiscale per i molti risparmiatori dotati di abbondante liquidità in un’epoca di tassi di interesse relativamente bassi; dall’altro, di sostenere le piccole medie imprese italiane, costituendo una fonte alternativa di finanziamento per le stesse aziende.

Il fine ultimo di questi nuovi strumenti è, infatti, quello di stimolare gli investimenti a medio lungo termine nel capitale di rischio delle imprese e rendere la fiscalità italiana più competitiva. In pratica, il Pir è un “contenitore fiscale” all’interno del quale i risparmiatori possono collocare qualsiasi tipologia di strumento finanziario, nonché somme di denaro liquide, rispettando però determinati vincoli relativi all’investimento.

Fattore interessate è che poi – a determinate condizioni – i piani individuali di risparmio permettono agli investitori di beneficiare dell’esenzione da imposte sui proventi percepiti e dell’esclusione da imposta di successione in caso di decesso.  Per poter beneficiare delle agevolazioni previste, però, i piani individuali di risparmio a lungo termine devono rispettare alcuni vincoli a carico dell’investitore. Primo: ciascuna persona fisica può essere titolare di un solo Pir. Secondo: ciascun investitore può destinare al Pir somme o valori non superiori a 30mila euro annui, fino a un massimo di 150mila euro. Terzo: gli investimenti effettuati per il tramite del Pir devono essere detenuti per almeno cinque anni.

05/10/2017 | Categorie: Finanza personale Firma: Jonathan Figoli