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Pil, Libia crescerà più di tutti nel 2019: Africa e Asia al top

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L’area di maggiore sviluppo del mondo si sta spostando verso l’Oceano Indiano

mercati finanziari sono in continuo fermento e nel 2019 le occasioni interessanti per gli investimenti potrebbero arrivare da un Paese “insospettabile”: la Libia. Una sorpresa per Tripoli, che spesso finisce al centro delle cronache per spiacevoli episodi legati al fenomeno dell’immigrazione. Ma che quest’anno potrebbe far parlare di sé per il +12,3% del suo Pil. Una crescita record, che non avrà eguali in tutto il resto del mondo. Più in generale, l’ondata positiva riguarderà l’area dell’Oceano Indiano tra Africa e Asia. L’Italia, con il suo modesto +1%, resta in fondo alla classifica. I dati emergono da un’analisi interessante pubblicata da Truenumbers.

In testa dunque c’è la Libia, sarà il Paese che nel 2019 aumenterà di più il Pil rispetto a tutto il resto del mondo. L’andamento del 2019 sarà addirittura del più 12,3%. Si tratta della prosecuzione del rimbalzo cominciato nel 2017 con uno spettacolare +45,9%, dopo anni di guerra civile. Se però lasciamo da parte casi particolari come questi e guardiamo ai Paesi che una guerra non l’hanno vissuta, è l’Etiopia che vivrà la maggiore crescita l’anno prossimo, del 7,5%, seguita dal Myanmar, con il 7,4%, a pari merito con l’India. Seguono poi con un +7,3% il Bhutan, con un +7,2% il Laos e il Bangladesh e con un progresso del 7% Ruanda e Cambogia. Insomma, è il momento dell’Asia meridionale e dell’Africa orientale. Il baricentro dello sviluppo sembra essersi spostato intorno all’Oceano Indiano.

Come si spiega questo trend? Da un lato vi sono Paesi ad alta crescita demografica e con redditi ancora così bassi da permettere una crescita favolosa, dato che possono offrire prezzi ancora molto bassi, e costo del lavoro ridottissimo. Dall’altro sono stati fatti negli anni recenti investimenti importanti, sia da parte di multinazionali mondiali, che per esempio hanno spostato produzioni dalla Cina in questi Paesi, sia da parte della Cina stessa, attivissima in Etiopia e in tutta l’Africa Orientale. Non a caso c’è anche il +6,9% della Tanzania e delle Filippine, il +6,7% di Gibuti, il +6,4% del Vietnam.

La Cina viene solo dopo con un +6,3%. Sono lontani i tempi del +10,6% del 2010, ma la crescita rimane sostenuta. Al di fuori dell’area sopracitata è da registrare per il 2019 il +6,8% previsto per la Costa d’Avorio, dove le recenti scoperte di giacimenti petroliferi hanno comunque un ruolo, il +6,4% del Senegal e della Sierra Leone, il +6,3% del Burkina Faso. Insomma, anche alcuni Paesi del resto dell’Africa, finalmente liberi da epidemie o guerre civili, stanno dicendo la loro. E questo anche grazie a una crescita del tasso di democrazia nel continente. In generale con crescite al di sopra del 5% troveremo nel 2019 Paesi africani o Sud asiatici, come l’Indonesia, quarto Paese al mondo per popolazione, il Ghana, l’Uganda, il Kenya, il Pakistan, la Malesia.

E il Vecchio Continente? Il primo Paese europeo con il miglior andamento del Pil 2019 è la Romania che crescerà di un ragguardevole +4,5%. Se le fette aumentano del 5%, insomma, ma anche i commensali sono il 5% in più, ognuno ne ha come prima, non di più. Dopo la Romania, nella Ue, l’andamento del Pil 2019 migliore è quello della Bulgaria e poi della Slovacchia, con +3,8% e 3,9%. Italia sotto, con il +1%. Mentre, tornando negli altri continenti, troviamo, con crescite tra il 4% e il 5%, Paesi come l’Egitto, con un +4,2%, e il Marocco, +4%. Al di sotto del 4% di crescita compaiono i Paesi della parte più sviluppata del mondo, se così vogliamo considerare anche l’Est Europa, visto che vi sono Ucraina, Polonia, Albania, con un +3,6% e +3,7%.

04/01/2019 | Categorie: Economia e Dintorni , Investimenti Firma: Luca Losito