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Pil: Eurispes; Paese non e’ fermo, cammina piu’ lento

"Non e’ vero che l’Italia si e’ fermata: e’ solo che il nostro cammino e’ diventato piu’ lento rispetto alla velocita’ che il resto del mondo ha raggiunto". Lo afferma il presidente dell’Eurispes, Gian Maria Fara, alla presentazione del "Rapporto Italia 2010. L’Italia tra memoria, conflitto e progetto". "Negli ultimi 15 anni – continua – l’Italia e’ cambiata profondamente, nel bene e nel male, ma in maniera del tutto spontanea. Mentre il Veneto, la Lombardia, l’Emilia Romagna diventavano la macroregione piu’ ricca d’Europa, la Calabria e alcune altre zone del Mezzogiorno sono diventate ancora piu’ povere precipitando in un sottosviluppo alimentato e governato dalle organizzazioni criminali". L’Italia puo’ contare su una quantita’ incredibile di imprese, di istituzioni, di intelligenze in grado di competere e di dare lezione al resto del mondo. Abbiamo spesso parlato di un Paese che non riesce a trasformare la potenza in energia, che non riesce a valorizzare tutte le sue qualita’. Persino all’interno del vituperato mondo della sanita’ esistono settori di eccellenza che non hanno uguali in Europa. Secondo il presidente dell’Eurispes, "la vera involuzione ha riguardato in questi anni le Istituzioni e la politica che non hanno saputo accompagnare le trasformazioni economiche, culturali e sociali. Anzi, si puo’ ragionevolmente affermare che la politica e le Istituzioni abbiano per lunghi tratti ostacolato il dispiegamento di tutte le energie di cui il Paese dispone". Lo "spreco diffuso" che caratterizza la spesa pubblica ha creato "una situazione non piu’ governabile. Gli sforzi di Tremonti al centro sono del tutto vanificati dalle voragini aperte dalle Regioni, dalle Province e dai Comuni diventati ormai centri di spesa incontrollabili", conclude.
Fonte: MF-Dow Jones News Srl.

29/01/2010 | Categorie: Economia e Dintorni Firma: Redazione