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PIL, -9% dall’inizio
della crisi 2008

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L’Italia non è mai stata in grado di recuperare la ricchezza di inizio 2008

Decrescita sostenuta per il Bel Paese

Meno 9%. Tanti sono i punti percentuali persi dal PIL italiano dal momento precedente alla crisi globale del 2008 a quello subito successivo all’emergenza in atto. Il Covid-19 non ci ha solo privato dell’affetto dei nostri cari, ma ci ha anche inferto un colpo da cui il nostro Paese potrà risollevarsi solo se punterà a un radicale cambiamento.

Il colpo di grazia della pandemia

Guardando l’andamento del PIL trimestrale da inizio 2008 ad oggi, si può notare come i livelli di quei tempi non siano mai stati recuperati. Ora hanno subito un ulteriore arretramento, che quasi certamente continuerà anche nel 2° trimestre di quest’anno. All’incapacità di crescita di questi ultimi anni si è associato un forte aumento del debito, passato da 1.677 a 2.410 miliardi, dal 103,9 al 134,8% del PIL. È la testimonianza dell’incapacità della politica, che ha rincorso solo il consenso infischiandosene del bene degli italiani.

La svolta necessaria

Il Paese ha bisogno di una svolta, un colpo d’ala, buttare al macero le scartoffie della burocrazia e adottare procedure semplici e veloci che permettano di aprire un’impresa in 3 giorni. È arrivato il momento in cui la meritocrazia deve assumere finalmente la guida dell’Italia.

05/05/2020 | Categorie: Economia e Dintorni Firma: Redazione