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Italia, pignoramento conti per
tasse locali non pagate

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Si inasprisce la battaglia che l’esecutivo a guida M5S-Pd sta dando agli evasori fiscali: ora anche i Comuni potranno pignorare conti correnti per riscuotere l’Imu o la tassa sui rifiuti

Il governo lancia la lotta all’evasione

Il Comune si può ‘camuffare’ da Agenzia delle Entrate per arrivare con più velocità a pignorare una parte del conto corrente o dello stipendio a chi non paghi le tasse locali, come l’Imu o quella sui rifiuti. L’accelerazione della procedura è contenuta in un articolo della manovra in discussione in Parlamento. La norma non riguarda le multe stradali, anche se è circolata la voce che sarebbe allo studio un emendamento per includerle.

Tempi duri per chi vuol eludere il Fisco

La nuova procedura rientra fra quelle di contrasto all’evasione: si stima che siano 19 i miliardi ancora non riscossi dagli enti locali. In pratica, prima di avviare l’iter che portava al pignoramento, finora il Comune doveva compiere due passaggi: il primo era l’accertamento, con cui il debitore veniva sollecitato a pagare e veniva invitato a giustificare il ritardo. Se il debito non veniva comunque saldato, scattava il secondo passaggio, cioè l’emissione della cartella esattoriale. Con la nuova formula, accertamento e cartella diventano una sola cosa.

I dettagli sulla procedura di pignoramento

Quindi: entro tre mesi dalla notifica dei mancati pagamenti, i Comuni potranno attivare le procedure di riscossione, che resteranno sospese per altri sei mesi per consentire agli interessati di mettersi in regola. Dalla notifica dei mancati pagamenti all’avvio della procedura forzosa di riscossione (fermo amministrativo, pignoramento o ipoteca, strumenti già in atto da tempo) passeranno in sostanza circa nove mesi. Ovviamente, restano tutti i limiti e le scadenze intermedie che garantiscono i cittadini dal momento in cui viene emesso il bollettino per la tassa locale fino all’esecuzione del pignoramento. Fra l’altro, gli enti locali avranno anche l’obbligo dell’invio di un sollecito di pagamento per il recupero di importi fino a 10mila euro e i debitori potranno scaglionare i pagamenti, con un massimo di 72 rate.

21/11/2019 | Categorie: Economia e Dintorni Firma: