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Pericolo! Rischio salita per l’Euribor?

La BCE lascia invariato il costo del denaro all’1%. I tassi Euribor hanno iniziato nuovamente a salire seppur di poco. I saggi interbancari dovrebbero salire nei prossimi mesi, ma non rivedremo i valori dell’autunno del 2008. L’impatto sulle rate dei mutui preoccuperà non poco gli italiani. 

BCE FERMA – Se da una parte la Banca centrale Europea ha lasciato da più di un anno  invariati i tassi all’1%, non è certamente così per l’Euribor, il quale  importante per la definizione delle rate dei mutui, sale e continuerà a salire. Tutto questo determina tensione sia tra gli operatori sia per le famiglie italiane che guardano con apprensione le vicende dell’indicatore più conosciuto, appunto l’Euribor. Infatti  nella giornata di ieri l’Euribor a un mese era sul valore di 0,562%, mentre quello a tre mesi era stato fissato a 0,835%(entrambi, comunque al di sotto del  punto percentuale). Per entrambi sono ai  massimi dagli ultimi 10 mesi ma valori decisamente  inferiori a quelli pre crisi Lehman.

LA CRESCITA –  Ma perché i tassi Euribor stanno salendo ?  nonostante la banca centrale europea abbia lasciato invariati i tassi, sta ritirando l’enorme liquidità immessa in questi anni nel sistema. I tassi interbancari sono, perciò, aumentati rispetto ai minimi.  Secondo gli strategist l’Euribor continuerà la sua ascesa anche se in maniera graduale;questo perché la BCE deve ancora assicurare liquidità al mercato, per scongiurare il fantasma dell’inflazione. Se si vogliono fare delle previsioni sui tassi, bisogna dare un’occhiata ai future sull’Euribor a 3 mesi.  I future indicano una progressiva salita del tasso fino all’1,08%, mentre per quelli di marzo 2013 un valore del 2%.

PAURA PER LE RATE – Ma gli italiani dovranno avere paura dei rialzi seppure modesti dell’Euribor ? Quasi sicuramente i valori che si sono visti nell’ottobre del 2008, difficilmente si vedranno. Ma aspettiamoci i saggi interbancari verso valori più alti. Per quanto riguarda l’aspetto della rata dei mutui,  tutto dipende dalla durata del finanziamento. I mutui di lunga durata saranno più sensibili al rialzo dei tassi e viceversa.  Per esempio la rata mensile per un prodotto di durata 30 anni potrebbe salire di una percentuale che varia dal 12% al 17%, mentre per un finanziamento di 12 anni, l’aumento sarà circoscrivibile ad un 4%.
 

 

14/07/2010 | Categorie: Economia e Dintorni Firma: Redazione