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Panda Bond, obbligazioni con
gli occhi a mandorla in arrivo

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Così il governo vuole entrare sul mercato cinese, dando il la al deal con Pechino

L’obiettivo è di quelli ambiziosi: l’Italia vuol essere il primo Paese del G7 a emettere obbligazioni cinesi. A curare l’emissione dei Panda Bond sarà la Cassa depositi e prestiti, con l’obiettivo di finanziare le imprese italiane operanti in Cina, in un mercato dal valore di oltre 12mila miliardi di dollari. Ma l’operazione ha anche dei rischi.

L’occasione propizia potrebbe essere la visita di tre giorni del presidente Xi Jinping cominciata oggi.  L’Italia sta infatti cercando di consolidare i propri legami economici e commerciali con la Cina. L’esecutivo vuole sviluppare nuovi affari con aziende cinesi per almeno 7 miliardi di euro. I Panda Bond sono solo un piccolo tassello di accordi che prevederebbero l’adesione del Bel Paese alla Belt and Road, la nuova via della seta, di cui vi avevamo parlato già in un precedente articolo.

Le mosse del governo gialloverde nell’immediato porteranno sicuramente liquidità nelle casse dello Stato, ma rappresentano anche un rischio per il futuro del Paese. Ritrovarsi con un’esposizione debitoria importante nei confronti di una potenza economica mondiale a lungo andare può determinare la perdita di sovranità.

21/03/2019 | Categorie: Senza categoria Firma: Luca Losito