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Orizzonte cupo per gli Hedge Fund

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Questo lo scenario attuale e futuro che molti analisti descrivono e prevedono. La stretta finale la dara’ la Federal Reserve, che ha infatti deciso di trasformare le due ultime grandi Investment bancks –  Goldman Sachs and Morgan Stanley principali pime brokers per i fondi hedge- in banche tradizionali, sottoposte ad una precisa regolamentazione. Il piano strategico delle istituzioni americane, prevede che Goldman Sachs e Morgan Stanley diventando banche tradizionali, possano recupeare la liquidità necessaria per oliare il meccanismo dei mercati finanziari, direttamente dall’ampio mercato dei consumatori, come già operano le altre grandi banche retails. L’obiettivo è di rendere le “vecchie” investment banks molto piu’ stabili.

Le autorità di controllo hanno inoltre deciso di evitarne il fallimento, come già capitato per Lehman Brothers, Bear Stearns and Merrill Lynch, attraverso un piano nazionale di rifinanziamento dei due colossi, i cui dettagli dovranno ancora essere discussi. Percio’, rigide regole operative e metamorfosi della natura delle attuali due banche di investimento unite ad un piano di nazionalizzazione saranno le variabili che incideranno e  ridimensioneranno l’hedge fund industry. Gli stessi fondi avranno difficoltà a trovare la liquidità necessaria per l’ottimizzazione dell’uso della leva finanziaria e percio’ mollti gestori dovranno ridimensionare drasticamente le operazioni rischiose, ma piu’ remunerative, che hanno permesso in questi anni a tutto il sistema finanziario di “pompare in alto” i profitti che si generavano da ogni  transazione. Una vera e propria “bolla” speculativa

A riprova di cio’, si capisce come il tracollo finanziario di  tre principale banche di investimento abbia indotto moltissimi fondi hedge a muoversi sul mercato al fine di trovare  nuovi partners strategici per ottenere sia la liquidità necessaria  per i loro investimenti sia il supporto finanziario nelle diverse scelte strategiche di investimento.

Ma questo ora ed in futuro, a detta di molti analisti, sarà molto complicato. Non solo, la crisi di liquidità che ha colpito i mercati, ha indotto i diversi prime brokers a fare rientrare molti fondi hedge che avevano posizioni aperte, limitando cosi’ l’uso della leva finanziaria dei fondi, caratteristica fondamentale che da sempre contraddistingue i fondi hedge. Inoltre, la stessa crisi ha  indotto i diversi managers dei fondi a operare scelte di disinvestimento delle posizini in tempi rapidissimi e non prevedibili, non permettendo loro di massimizzarne i profitti. Le grosse difficoltà  del settore degli hedge fund a loro volta pero’ come una spirale, si ripercuotono sul mercato stesso già in sprofondato nelle sabbie mobili del fallimento della politica liberista.Un sistema a domino che fagocita se stesso.

Secondo Robert Sloan, chief executive of “S3 Partners” – società di consulenza specializzata nel settore degli hedge fund – chi opera sul mercato pensa che i fondi hedge siano particelle isolate o che addirittura  non esistano. In realtà hanno stretti legami, meno visibili perché non sottostanti ad una rigida regolamentazione, con tutte le istituzioni finanziarie che operano sui mercati.

Gli hedge fund si sono cosi’ trovati ad essere uno dei principali ingranaggi del sistema del sistema finanziario americano,ed il loro ridimensionamento causato dalla crisi dei mercati ridurrà il numero di giri della macchina finanziaria statunitense. Girish Reddy -chief executive of Prisma Capital Partners, fund of hedge fund, argomenta ulteriormente come il suo fondo abbia dovuto disinvestire improvvisamente circa 600 milioni di dollari e che tale disinvestimentto abbia portato ripercussioni su tutto il sistema. Lo smantellamento improvviso della posizione è indice di crollo della fiducia del manager  e generalizzando, degli operatori in toto nei confronti di tutto il sistema. La speranza risiede nelle capacità che avranno i managers dei fondi hedge di potersi “re-inventare” in funzione del nuovo ruolo che i fondi potranno assumere dentro un sistema finanziario che sarà fortemente rivisto.

26/09/2008 | Categorie: Economia e Dintorni Firma: Redazione