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Npl, mercato italiano del credito in fermento

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In Italia attesi deal per 71 miliardi per un valore di mercato di 14,4 miliardi di euro

 

Sono circa 71 miliardi di euro i crediti aggiuntivi non-performing (Npl) che saranno dismessi entro il 2017. Lo si è appreso all’interno della special edition del “Market Watch Npl – The Italian Scenario”, che è stata redatta da Banca Ifis, in occasione della sesta edizione dell’International Npl Meeting, la più importante conferenza in Italia sul tema dei non-performing loans, che si è tenuta a Venezia lo scorso 15 settembre.

Dallo studio emerge che si raggiungerà la cifra record di 104 miliardi di euro di crediti distressed scambiati nel mercato italiano, per un valore stimato di mercato di circa 14,4 miliardi di euro.

“La pipeline e i volumi dei deal in chiusura nel 2017 che arriveranno a toccare i 100 miliardi segnano un momento di svolta – ha commentato Giovanni Bossi, amministratore delegato di Banca Ifis – Qualche anno fa i crediti deteriori erano talmente pesanti da mettere in discussione la sopravvivenza del sistema bancario, minandone la stabilità. Oggi sta accadendo il contrario e il problema dei crediti deteriorati sembra in parte risolto, con i mercati internazionali che guardano con un’ottica diversa rispetto a prima le banche italiane”.

Il mercato sta diventando più ampio e più efficiente e i prezzi cambiano a seconda della tipologia di asset: la categoria dei portafogli con mixed assets è quella maggiormente in crescita, con 58 miliardi – su un totale di 71 – che monopolizza quasi tutti i deal in pipeline. Gli assets secured sono invece quelli che stanno crescendo e che hanno prezzo maggiore, con una media stimata del 35%.

Dall’analisi del Market Watch Npl emerge inoltre che le sofferenze nette (65,8 miliardi di euro) sono ora allo stesso livello del 2012, ma le sofferenze lorde sono il 39% superiori a quelle dell’analogo periodo. A giugno, e in maniera più accentuata a luglio, le sofferenze bancarie lorde e nette hanno avuto un calo significativo come conseguenza delle vendite dei portafogli Npl, di svalutazioni più significative e una gestione più accorta da parte delle banche.

Inoltre, un importante attore del mercato Npl è rappresentato sempre dai servicer: 16 acquisizioni nell’anno dimostrano che dotarsi di una piattaforma di servicers è per gli investitori un prerequisito per operare nel mercato italiano.

 

18/09/2017 | Categorie: Economia e Dintorni Firma: Jonathan Figoli