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Mps, le indagini a tutto campo scuotono i mercati

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 Anche la Chiesa rientra nelle cronache dove si parla dell’Affaire Mps: è di ieri la smentita da parte del portavoce del Vaticano Padre Federico Lombardi, dopo che ieri il Corriere della Sera ha citato le dichiarazioni di un testimone anonimo sul transito di fondi su conti presso lo Ior posseduti da dirigenti di Mps.    

Attraverso uno di essi, sarebbero in particolare transitati i soldi serviti a pagare "le persone utilizzate nel 2007 per organizzare la seconda vendita di Antonveneta", scrive il quotidiano. Nell’articolo del Corriere inoltre la fonte parla anche di "importanti e delicate riunioni per la costruzione dell’operazione Antonveneta".
 
Lombardi replica che "non solo non hanno mai avuto luogo le riunioni presso lo Ior sulla questione dell’Antonveneta di cui parlava l’articolo del Corriere, ma si può anche escludere che dirigenti del Montepaschi abbiano avuto possesso di fondi presso lo Ior, e si deve infine far notare che i conti presso lo Ior hanno specifiche molto diverse da quelle dei presunti conti citati nell’articolo del Corriere".
 
Uno dei filoni di inchiesta riguarda anche il presunto sovrapprezzo che Mps ha pagato nel 2007 per l’acquisto di Antonveneta. Dopo la pubblicazione della notizia, fonti della procura di Roma avevano detto che la procura stessa farà accertamenti per verificare l’esistenza di conti presso lo Ior attraverso i quali sarebbero transitate somme legate all’acquisto di Antonveneta da parte di Mps.
 
Intanto la procura di Roma, a seguito della presentazione di denunce ed esposti da parte del Codacons e di cittadini in ordine alla situazione del Mps,  ha aperto un procedimento contro ignoti per il reato di manipolazione del mercato e per altre ipotesi di reato.
 
A Milano i pm sono stati i primi ad imbattersi nell’operazione Alexandria, il derivato siglato da Mps con la banca giapponese Nomura al centro dell’inchiesta dalla procura senese, nell’ambito dell’inchiesta sulla finanziaria svizzera Lutifin, che ha riguardato 18 persone.
 
Altro filone d’inchiesta occupa la procura di Trani, che a seguito della denuncia dell’Adusbef, ha aperto a fine gennaio un’inchiesta in cui venivano ipotizzati i reati di aggiotaggio, manipolazione del mercato e omesso controllo in relazione a presunte inefficienze nei controlli di Consob e Bankitalia. La procura ha poi trasmesso ai pm di Siena il fascicolo.
 

  

05/02/2013 | Categorie: Il caso della settimana Firma: Redazione