
Social Network e Politica: Il Nuovo Baricentro del Potere Globale
Negli ultimi anni, il rapporto tra politica e tecnologia si è fatto sempre più stretto, trasformando i social network in strumenti strategici di influenza e controllo. Ne parliamo con Lorenzo Ancona
Le recenti elezioni negli Stati Uniti hanno evidenziato come piattaforme come TikTok, Facebook e X (ex Twitter) non siano più semplici canali di comunicazione, ma veri e propri attori protagonisti dello scenario politico.
Le decisioni dei giganti del tech non si limitano a modificare la user experience, ma possono influenzare campagne elettorali, orientare l’opinione pubblica e ridefinire i confini della libertà d’espressione.
L’analisi di due casi emblematici – il caso TikTok e la nuova politica di Meta – aiuta a comprendere il delicato equilibrio tra potere, informazione e controllo.
Il Caso TikTok: Tecnologia, Geopolitica e Sicurezza Nazionale
TikTok è stato al centro di un acceso dibattito politico negli Stati Uniti. Durante la presidenza di Donald Trump, la piattaforma era stata identificata come una minaccia alla sicurezza nazionale, a causa della sua appartenenza alla società cinese ByteDance e dei possibili rischi legati alla gestione dei dati degli utenti americani.
Nel 2020, l’amministrazione Trump aveva tentato di vietare l’uso di TikTok negli USA, a meno che non fosse stato acquisito da una società americana. L’idea era quella di impedire a un’azienda cinese di detenere il controllo su un’applicazione così popolare tra i giovani americani, riducendo l’influenza della Cina sulla società statunitense.
Con l’elezione di Joe Biden, la posizione dell’amministrazione sembrava inizialmente allineata a quella del suo predecessore. Tuttavia, negli ultimi mesi, la strategia di Trump ha subito un’inversione di marcia: avendo ottenuto grande visibilità su TikTok, il candidato repubblicano ha deciso di rivedere la sua posizione, ponendo un freno alle misure restrittive nei confronti della piattaforma.
Questa evoluzione evidenzia un aspetto cruciale del dibattito: la regolamentazione dei social non è solo una questione di sicurezza nazionale, ma anche di strategia politica. TikTok, infatti, rappresenta un canale di comunicazione privilegiato con l’elettorato più giovane, un target che nessun candidato può permettersi di ignorare.
Allo stesso tempo, la questione rimane aperta. Se la legge che impone la cessione dell’app a un’azienda americana dovesse essere effettivamente applicata, ByteDance sarebbe costretta a vendere TikTok, con conseguenze significative non solo sul piano economico, ma anche su quello geopolitico.
Il Caso Meta: Moderazione dei Contenuti e Libertà di Espressione
Un altro esempio del crescente intreccio tra tecnologia e politica è rappresentato dalle recenti scelte strategiche di Meta (Facebook, Instagram e WhatsApp).
Negli ultimi anni, la gestione dei contenuti sulle piattaforme di Mark Zuckerberg è stata oggetto di un intenso dibattito. Se, durante la campagna elettorale del 2020, Facebook aveva adottato una politica piuttosto restrittiva nei confronti della disinformazione politica, nelle elezioni più recenti ha adottato un approccio differente.
L’azienda ha annunciato una riduzione dei controlli sui contenuti politici e sull’hate speech, mantenendo però misure severe su altri temi, come la sicurezza dei minori e la diffusione di contenuti violenti.
Questa scelta sembra rispondere a un preciso calcolo strategico: Zuckerberg potrebbe voler riallacciare i rapporti con Trump e il Partito Repubblicano, dopo anni di tensioni e accuse di censura. Un’ipotesi avvalorata dal fatto che, negli Stati Uniti, Meta sta progressivamente allentando le restrizioni, mentre in Europa la moderazione dei contenuti rimane invariata.
Un altro aspetto interessante è il possibile legame tra la questione Meta e il caso TikTok. La presenza della piattaforma cinese negli Stati Uniti rappresenta una forma di concorrenza per Facebook, riducendo il suo dominio nel settore dei social media. È quindi plausibile che Trump, cambiando posizione su TikTok, voglia indebolire Zuckerberg, con il quale ha avuto rapporti tutt’altro che amichevoli in passato.
Social Network e Potere: Verso un Nuovo Ordine Digitale?
I casi TikTok e Meta dimostrano come i social network non siano più semplici strumenti di comunicazione, ma veri e propri attori geopolitici.
Le decisioni dei grandi colossi della tecnologia hanno un impatto diretto sulla politica internazionale, influenzando elezioni, equilibri economici e libertà individuali.
L’intreccio tra politica e tecnologia pone interrogativi complessi:
Chi deve regolamentare il potere delle piattaforme digitali?
Qual è il confine tra libertà di espressione e manipolazione dell’informazione?
Come evitare che pochi soggetti privati possano condizionare le democrazie?
La crescente concentrazione del potere tecnologico nelle mani di poche aziende e la loro capacità di influenzare il dibattito pubblico e le scelte politiche rappresentano una delle grandi sfide del futuro.
Un futuro in cui l’accesso all’informazione e la protezione della democrazia dovranno necessariamente passare attraverso una maggiore consapevolezza e una regolamentazione più chiara del ruolo dei giganti del tech.
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