top of page

Ruolo dell’Europa nel mondo: regina, torre o solo pedone?

Europa tra potenze globali: ancora protagonista o spettatrice del cambiamento? Ecco le considerazioni di Paolo Gila


Nel nuovo ordine multipolare, l’Europa si trova davanti a un bivio: continuare a inseguire le dinamiche imposte da Stati Uniti e Cina, oppure ripensare sé stessa come potenza autonoma e integrata. In questa puntata di Finance TV – Le Voci dell’Economia, il giornalista economico Paolo Gila ci offre una visione lucida e articolata sul destino del Vecchio Continente, in bilico tra crisi demografica, sfide energetiche e ritardi industriali.


L’Europa ha ancora un ruolo strategico?

Secondo Gila, l’Europa possiede ancora tutti gli strumenti per essere una potenza tra le potenze: un capitale culturale unico al mondo, un sistema di valori democratici solidi, e un know-how industriale ancora competitivo. Ma ciò che manca è coesione politica e visione strategica condivisa.

“L’Europa deve smettere di fare l’ancella di USA o Cina”, afferma Gila. “Abbiamo capacità, conoscenze e cultura per affermare un modello europeo, ma serve unità d’intenti.”


Le debolezze strutturali: energia, materie prime e burocrazia

Tre sono i principali punti deboli evidenziati nell’intervista:

  1. Dipendenza energetica e materie prime critiche: l’Europa non dispone di risorse strategiche come gas, petrolio, terre rare, gallio o germanio. L’approvvigionamento è vincolato a Paesi terzi, spesso instabili o non allineati politicamente. Nonostante i tentativi dell’UE di avviare una strategia sulle materie prime critiche, la strada è ancora lunga.

  2. Costi energetici elevati: l’industria europea – in particolare quella italiana – soffre per il prezzo dell’energia tra i più alti al mondo, mentre concorrenti come Cina, India o Russia possono contare su fonti energetiche più economiche (es. carbone).

  3. Burocrazia paralizzante: il carico normativo eccessivo frena le imprese europee. Un esempio emblematico è il blocco della fusione tra Siemens e Alstom da parte della Commissione UE, per timori di concentrazione, ignorando la competizione globale con giganti asiatici e americani.


Demografia e competitività: la sfida della popolazione

Il calo demografico europeo è un fattore di rischio strutturale per l’economia. Mentre Paesi come India e Cina contano su una popolazione giovane e in crescita, l’Europa invecchia rapidamente, con effetti diretti su consumi, produttività e sostenibilità del welfare.

Serve una risposta sistemica: integrazione delle politiche migratorie, innovazione tecnologica, attrazione dei talenti. Ma soprattutto, una visione che guardi al futuro con pragmatismo e coraggio.


Germania e il ritorno all’energia “pragmatica”

Un punto cruciale toccato da Gila è il recente cambio di rotta della Germania. La ministra dell’economia Katherina Reiche ha annunciato una revisione della politica energetica: meno ideologia “green”, più focus sulla sostenibilità economica per le imprese.

Una mossa che potrebbe ridisegnare gli equilibri all’interno dell’UE, riportando al centro la necessità di garantire energia a basso costo per l’industria, anche a costo di rivedere alcune rigidità ambientali. Un passo indietro? Forse. Ma anche una presa d’atto delle nuove priorità geopolitiche.


Una potenza che può ancora contare

L’Europa ha un’alternativa. Non quella di essere un ponte tra Est e Ovest, ma un attore sovrano, capace di delineare il proprio destino in autonomia. Questo richiede:

  • Politiche industriali comuni

  • Un mercato unico dell’energia e delle tecnologie

  • Maggiore integrazione militare e diplomatica

  • Riforma fiscale e snellimento normativo

Come conclude Paolo Gila: “Il mondo corre. O l’Europa torna a pensarsi come potenza, o rischia di sedersi a guardare la partita mentre altri decidono le regole.”


Guarda l'intervista completa su FinanceTV.it o ascolta

il Podcast FinanceTV Talks - Le Voci dell'Economia

logo_PF_vettoriale_white-01.png

fa parte del gruppo

Logo PFEconomy.png

Il più importante hub per la divulgazione

della cultura economica e finanziaria

  • Linkedin
  • Facebook
  • Instagram
  • Youtube

© PFHolding Srl

bottom of page