
Rivedere i Portafogli fra dollaro debole, tassi di interesse, dazi e Cina
Scenari economici globali, mercati bancari e consulenza finanziaria: l’analisi di Massimiliano Marzo
Un’estate di cambiamenti economici
Le tensioni internazionali, l’impatto dei dazi, il ruolo del dollaro e le politiche monetarie di Stati Uniti, Europa e Cina. Sono questi i temi caldi che stanno ridefinendo lo scenario globale.Per comprenderli meglio, Jonathan Figoli ha intervistato Massimiliano Marzo, professore di Economia degli Intermediari Finanziari all’Università di Bologna e Chief Economist di Rif Capital.
Il risultato è un’analisi lucida che ci aiuta a collegare gli eventi tra loro: dal commercio internazionale ai mercati finanziari, fino alle conseguenze concrete sul lavoro dei consulenti e sulle scelte di investimento.
La guerra dei dazi e il valore delle valute
Il primo nodo riguarda i dazi di Trump, che hanno messo in discussione gli equilibri tra Stati Uniti, Europa e Cina. Marzo osserva che la vera risposta dell’Europa non sarà una controffensiva “muscolare” con nuovi dazi, ma piuttosto una risposta monetaria: la BCE potrebbe optare per una svalutazione dell’euro attraverso la riduzione dei tassi.
Perché? Una moneta più debole renderebbe più competitive le esportazioni europee, compensando gli effetti negativi delle barriere commerciali.
Ma ogni medaglia ha due facce: una svalutazione rischia di importare inflazione, cioè far salire i prezzi dei beni acquistati dall’estero.
Un ritorno agli anni Settanta?
Questo meccanismo ricorda le svalutazioni competitive degli anni Settanta, che finirono per alimentare un forte rialzo dei prezzi a livello globale. Eppure, oggi un po’ di inflazione potrebbe persino essere utile. Con debiti pubblici ai massimi storici, sia in Europa sia negli Stati Uniti, un’inflazione moderata aiuterebbe a ridurne il peso reale. Non a caso, secondo Marzo, l’obiettivo implicito di Trump è proprio quello di “accettare” più inflazione pur di alleggerire il fardello del debito.
Cina: tra rigidità e timori di deflazione
Sul fronte asiatico, il nodo principale resta il tasso di cambio cinese. Pechino mantiene lo yuan artificialmente debole, una scelta che garantisce competitività all’export ma che alimenta tensioni con Washington.
Marzo ritiene che prima o poi la Cina dovrà accettare una rivalutazione della propria moneta, in cambio di una riduzione dei dazi americani. Ma qui emerge la paura più grande: una valuta più forte rischierebbe di innescare deflazione, aggravando la crisi immobiliare cinese.
Un equilibrio precario, che rende la Cina il vero osservato speciale dei prossimi anni.
Tassi di interesse e scelte di investimento
L’evoluzione dei tassi di interesse è il secondo grande tema con impatti diretti sui portafogli.
Negli Stati Uniti ci si aspetta un graduale taglio da parte della Fed. L’apprezzamento del dollaro dà margine per abbassare i tassi senza compromettere la competitività.
In Europa, invece, la BCE appare destinata a seguire le mosse americane, senza assumere una reale leadership.
In Cina, la rigidità del cambio limita la libertà di manovra.
E i mercati come reagiranno? Marzo prevede una fase di correzione fisiologica, ma in un contesto di tassi in calo e inflazione moderata, l’azionario resta più interessante dell’obbligazionario. La parola chiave è sangue freddo.
Banche e consulenza: il ruolo delle persone
Oltre alla macroeconomia, l’intervista tocca il tema del mercato bancario italiano. Il consolidamento degli istituti e la spinta tecnologica stanno trasformando il settore, ma questo non riduce l’importanza del consulente finanziario.
Anzi, in un mondo di incertezze, il valore aggiunto sta proprio nella capacità di costruire relazioni di fiducia, interpretare i dati e guidare i clienti attraverso scenari complessi.
Geopolitica e prospettive future
Sul piano geopolitico, Marzo non si aspetta scenari da “Terza guerra mondiale”. Le tensioni tra potenze continueranno, ma resteranno sotto controllo. L’attenzione, però, va rivolta al 2026, anno in cui la Cina potrebbe giocare carte decisive per il nuovo ordine economico globale.
Conclusione: tra rischio e opportunità
L’analisi di Massimiliano Marzo mostra un mondo economico in profonda trasformazione:
dazi e valute che ridefiniscono i mercati,
politiche monetarie incerte,
nuove sfide per la consulenza e il settore bancario.
Uno scenario che richiede prudenza, visione di lungo periodo e la capacità di collegare eventi apparentemente lontani. Perché se è vero che i mercati vivono di volatilità, è altrettanto vero che solo chi sa leggere il quadro complessivo può trasformare il rischio in opportunità.
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