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Le opportunità di investimento nel cambiamento generazionale dell'intelligenza artificiale

Intervista esclusiva a Bobby Edemeka, portfolio manager di Jennison Associates (Affiliata PGIM)

L'intelligenza artificiale (IA) sta rivoluzionando il modo in cui consumatori e imprese interagiscono con la tecnologia. Siamo di fronte a un autentico cambio di paradigma generazionale. La rapida diffusione dell'IA generativa ha dato il via a una corsa globale per la costruzione di data center ad alta densità, strutture che richiedono un consumo energetico molto superiore rispetto ai tradizionali carichi di lavoro informatici.


Secondo l’Agenzia Internazionale per l’Energia, il consumo globale di elettricità dei data center potrebbe raddoppiare entro il 2030. Per stare al passo, hyperscaler e gestori di data center stanno investendo massicciamente nella costruzione di strutture più grandi e avanzate. Basti pensare che un decennio fa un data center da 30 megawatt (MW) era considerato grande; oggi, un data center da 200 MW è standard, e svariati hyperscaler progettano strutture AI con un fabbisogno superiore a 1 gigawatt (GW).


Domanda energetica e implicazioni per le infrastrutture

L'intelligenza artificiale non è solo un progresso tecnologico, ma un catalizzatore per cambiamenti strutturali. Per le aziende, l’IA offre maggiore efficienza operativa, insight strategici e un vantaggio competitivo. Per i consumatori, significa accesso istantaneo a informazioni personalizzate e capacità di problem-solving avanzate.


Con l’ascesa dei nuovi modelli di ragionamento, noti per la loro capacità di riflessione e rivalutazione continua, la domanda di energia sta crescendo rapidamente. Questi modelli, sofisticati ma esigenti in termini di risorse, elevano il fabbisogno di infrastrutture energetiche.


Un esempio interessante è il lancio di DeepSeek R1, un modello generativo sviluppato da una startup cinese. Sebbene funzioni su hardware meno potente rispetto ai competitor statunitensi, ne eguaglia comunque le prestazioni, dimostrando che l’efficienza nei costi può rendere l’IA accessibile a un pubblico più ampio. Tuttavia, questa accessibilità favorirà un ulteriore incremento nella domanda di energia, in linea con il paradosso di Jevons, secondo cui l’aumento dell’efficienza tecnologica può comportare un incremento complessivo nel

consumo di risorse.


Opportunità di investimento in continua espansione

Le crescenti necessità energetiche dell’IA stanno creando un panorama di opportunità senza precedenti per gli investitori. Non si tratta solo di energia nucleare, spesso al centro dell’attenzione, ma di un ecosistema molto più vasto. Energia solare, eolica e gas naturale, insieme a iniziative per modernizzare reti di trasmissione e sistemi di raffreddamento, stanno diventando centrali per supportare i carichi di lavoro dell’IA.


Le utility stanno adeguando rapidamente i loro investimenti per rispondere a questa nuova realtà. Gli impianti a energia rinnovabile e le centrali a gas naturale, spesso costruiti nelle vicinanze dei data center, rappresentano un tassello cruciale per la continuità energetica.


Allo stesso tempo, il gas naturale si configura come risorsa chiave per colmare il divario di domanda a breve termine, mentre si sviluppano infrastrutture più sostenibili e a lungo termine.

Anche i sistemi di raffreddamento avanzati stanno attirando attenzione. Con il calore generato dai carichi di lavoro ad alta densità dei data center, le tecnologie di raffreddamento diventano fondamentali, aprendo nuove frontiere per investimenti mirati.


Come investire in questa opportunità, puntando alla crescita

In un contesto macroeconomico in continuo cambiamento, una cosa è certa: la crescita duratura è diventata sempre più rara. Ora, più che mai, la selettività è fondamentale. Una strategia attiva focalizzata sulle azioni growth, con un’attenzione acuta ai fondamentali, può individuare opportunità di crescita trasformativa che possono proseguire senza sosta, nonostante l’aumentata incertezza.


Costruito un titolo alla volta, il PGIM Jennison Global Equity Opportunities Fund mira a identificare gli investimenti più interessanti attraverso settori, aree geografiche e capitalizzazioni di mercato, cercando aziende con prospettive di crescita secolare a lungo termine e vantaggi competitivi sostenibili.


Crescita secolare bottom-up

Attraverso un approccio fondamentale focalizzato sull’investimento in aziende con prospettive di crescita duratura e fondamentali solidi, il Fondo scopre naturalmente temi secolari latenti e storie di crescita emergenti che spesso vengono trascurate dagli approcci macro top-down. Tra i trend secolari in cui il Fondo investe: l’IA generativa, le tecnologie trasformative come il cloud computing; le tecnologie abilitanti che rendono possibile o facilitano lo sviluppo di nuovi prodotti e servizi; le piattaforme fintech e le tecnologie legate alla ricerca medica e terapeutica.

 

Una cultura basata sulla convinzione

Il Fondo mira a investire in un portafoglio ad alta convinzione composto da 35-45 titoli, con fonti di crescita diversificate, come aziende con prodotti e servizi unici, tecnologie dirompenti, mercati indirizzabili in espansione, posizioni di leadership settoriale e/o vantaggi competitivi in crescita.


Gestione del rischio integrata

A differenza degli approcci “buy-and-hold”, ogni titolo deve guadagnarsi il proprio posto nel Fondo ogni giorno, con dimensioni delle posizioni che riflettono il livello di convinzione e una rigorosa disciplina di vendita per ridurre o eliminare posizioni quando i fondamentali si deteriorano, aumentano le correlazioni intra-settoriali o le esposizioni al rischio, oppure per finanziare opportunità di crescita migliori.

Guarda l'intervista completa su FinanceTV o ascolta

il Podcast FinanceTV Talks - Le Voci dell'Economia

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