
Geopolitica e Comunicazione: il Coraggio di Raccontare il Mondo Oggi
Dal ruolo dei media alla libertà di stampa: come fare informazione di qualità in un’epoca di censura e conflitti globali.
L’importanza di “fare informazione fatta bene”
Viviamo in un’epoca di sovraccarico informativo, in cui il flusso continuo di notizie, opinioni e contenuti digitali rischia di offuscare il confine tra verità e costruzione narrativa. In questo contesto, raccontare il mondo in modo corretto — soprattutto quando si parla di geopolitica, economia e tecnologia — diventa non solo una sfida professionale, ma una responsabilità culturale.
Durante una puntata di Finance TV – Le voci dell’economia, Jonathan Figoli ha dialogato con Luca De Biase, esperto di comunicazione e analisi economica, per approfondire il tema della qualità dell’informazione e il suo ruolo nel raccontare una realtà sempre più complessa.
Giornalismo e metodo scientifico: le fondamenta della buona informazione
Fare buona informazione, spiega Luca De Biase, è un processo che ha molto in comune con il metodo scientifico. Serve verificare le fonti, incrociare i documenti, confrontare testimonianze diverse e mantenere senso critico verso ogni affermazione.
“Non puoi fidarti di un’unica testimonianza, nemmeno oculare. Le testimonianze possono sbagliare. L’unico modo è confrontare più fonti e adottare una forma artigiana di metodo scientifico.”
Questa visione restituisce dignità e rigore al lavoro giornalistico, ma evidenzia anche la difficoltà di far emergere l’informazione corretta in un oceano di contenuti “non fatti bene”, che spesso conquistano l’attenzione pubblica proprio per la loro natura sensazionalistica.
Geopolitica e comunicazione: tra verità, ideologia e narrazione
Nell’analisi geopolitica ed economica, la disinformazione assume un peso ancora maggiore. Le grandi narrative ideologiche — spesso costruite ad arte per orientare l’opinione pubblica — si sovrappongono ai fatti, rendendo difficile distinguere tra realtà e propaganda.
Luca De Biase sottolinea come le notizie accurate e documentate debbano confrontarsi quotidianamente con modelli di informazione polarizzati, dove la logica dell’engagement prevale su quella della verifica. Il risultato è una crescente difficoltà per cittadini, analisti e decisori nel costruire un quadro oggettivo della realtà globale.
“Nel racconto della geopolitica e della geoeconomia, le informazioni fatte bene si trovano a confrontarsi con narrative ideologiche o di pura fiction. È necessario creare strutture mediatiche più sane, capaci di proteggere l’informazione di qualità.”
La qualità dell’informazione come strumento decisionale
In economia e finanza, sapere come stanno davvero le cose non è solo un’esigenza etica, ma una condizione essenziale per prendere decisioni consapevoli. Manager, imprenditori e consulenti finanziari si trovano quotidianamente a operare in contesti complessi, in cui l’affidabilità delle informazioni può determinare il successo o il fallimento delle strategie.
L’informazione verificata e documentata diventa così un asset strategico, al pari della competenza tecnica o della capacità di analisi.
Intelligenza artificiale, media e verità
L’evoluzione tecnologica ha amplificato il potere e la velocità dell’informazione. L’intelligenza artificiale, capace di generare e diffondere contenuti in modo automatico, può essere un alleato o un rischio, a seconda di come viene utilizzata. Luca De Biase invita a guardare con scetticismo sia la propaganda dichiarata che la “disinformazione inconsapevole”, prodotta da algoritmi che privilegiano visibilità e interazione piuttosto che verità e qualità.
Per questo, oggi più che mai, serve educazione digitale, pensiero critico e la capacità di distinguere tra informazione costruita per “vendere attenzione” e informazione costruita per “spiegare la realtà”.
Conclusione: ricostruire fiducia nell’informazione
Raccontare la geopolitica e l’economia con rigore significa riportare la verità al centro della comunicazione pubblica. Serve una nuova alfabetizzazione critica, una cultura dell’ascolto e della verifica che permetta a cittadini e professionisti di muoversi consapevolmente tra notizie, analisi e opinioni.
Come ricorda Luca De Biase, «la visione obiettiva non è mai raggiungibile del tutto, ma possiamo e dobbiamo aprire la nostra mente a punti di vista diversi — purché siano documentati e fondati sui fatti».
Guarda l'intervista completa su FinanceTV o ascolta
il Podcast FinanceTV Talks - Le Voci dell'Economia
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