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Debito pubblico USA: crescita senza fine o bomba a orologeria?

Quali scenari presenta il debito pubblico americano e cosa dobbiamo aspettarci dalla FED?


Un debito “monstre”: 32.000 miliardi di dollari

Negli ultimi dieci anni il debito pubblico degli Stati Uniti ha registrato una crescita esplosiva, arrivando a superare i 32.000 miliardi di dollari. Per dare un’idea, solo nei prossimi due mesi dovranno essere rinnovati 3.500 miliardi, una cifra superiore all’intero debito pubblico italiano.


Questa montagna di titoli di Stato da rifinanziare rappresenta una sfida enorme per i mercati, che iniziano a mostrare segnali di volatilità, soprattutto sul comparto obbligazionario.


Politica fiscale e pressioni sulla Fed

La nuova amministrazione guidata da Trump ha scelto una linea espansiva, sia sul fronte fiscale che su quello monetario. Da un lato più spesa pubblica, dall’altro pressioni costanti sulla Fed per abbassare i tassi di interesse.


Questa combinazione, insieme alla liquidità immessa dalle banche centrali dopo la grande crisi finanziaria, ha alimentato l’accumulo di debito e reso i mercati più sensibili alle prospettive di inflazione e rendimento.


Cosa accade ai Treasury e alla curva dei rendimenti

Negli ultimi giorni si è assistito a un incremento delle vendite sui titoli a lunga scadenza, soprattutto oltre i 10 anni. La curva dei tassi si sta quindi facendo più ripida: i rendimenti richiesti dal mercato sul lungo periodo sono sempre più elevati.


Questo riflette i dubbi degli investitori sulla sostenibilità del debito e sulla capacità di mantenere l’inflazione sotto controllo. Se da un lato i rendimenti reali americani restano ancora accettabili, dall’altro la vera incognita riguarda il futuro: riuscirà l’inflazione a stabilizzarsi intorno al 2% o tornerà a sfuggire di mano come negli anni scorsi?


Mercati azionari ancora forti, ma attenzione ai rischi

Un altro elemento anomalo è il contrasto tra i mercati obbligazionari e quelli azionari. Se i primi richiedono tassi più alti e iniziano a scontare maggiori rischi, i listini azionari rimangono molto elevati.


Questo divario solleva interrogativi sulla sostenibilità delle valutazioni e sul possibile arrivo di nuove correzioni.


👉 Il debito americano resta dunque il fulcro delle dinamiche globali: dalla capacità degli Stati Uniti di rifinanziare la propria esposizione e di gestire inflazione e tassi dipenderanno gli equilibri futuri di mercati, famiglie e imprese.


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