Borsa USA: Settimana in calo, ma la stagione degli utili potrebbe spingere l'S&P 500 ancora in alto

Wall Street chiude in calo, ma restano segnali positivi

La settimana appena conclusa si è rivelata contrastante per i mercati azionari statunitensi. L’indice S&P 500 ha perso lo 0,3%, nonostante abbia toccato un nuovo massimo storico giovedì. Anche il Nasdaq ha registrato un lieve calo dello 0,1%, frenato solo dalla performance di Nvidia, che ha raggiunto una capitalizzazione record di 4.000 miliardi di dollari. Il Dow Jones ha chiuso con un ribasso dell'1%.

Questi ribassi, seppur minimi, hanno colpito in una settimana segnata da rinnovate tensioni commerciali e attacchi verbali al presidente della Fed, Jerome Powell. Le minacce di dazi del 50% sul Brasile e del 35% sul Canada hanno fatto aumentare l'incertezza.

Valutazioni elevate, ma la stagione degli utili potrebbe sorprendere

Con un rapporto prezzo/utili (P/E) di 22,4 volte gli utili futuri, l’S&P 500 si trova ai massimi degli ultimi tre anni. In questo contesto, la stagione degli utili che prende il via questa settimana sarà cruciale.

Tuttavia, le aspettative non sono particolarmente elevate: gli analisti prevedono una crescita dei ricavi del 3,8% anno su anno, in linea con la crescita del PIL stimata al 2,8%. Grazie anche ai buyback azionari, gli utili dell’S&P 500 dovrebbero aumentare del 5% a 62,59 dollari per azione.

AI e Big Tech guidano la crescita: Microsoft e Nvidia protagoniste

Gli investimenti in intelligenza artificiale da parte delle big tech rappresentano un forte motore di crescita. Microsoft, ad esempio, dovrebbe annunciare 17,5 miliardi di dollari di spese in conto capitale nel trimestre, spingendo la domanda per chip e infrastrutture legate all’AI.

Secondo Tavis McCourt di Raymond James, “stiamo ancora costruendo l’AI con abbandono temerario”, e le aziende coinvolte nella filiera dell’AI “sono ben posizionate”.

Azioni software: rifugio sicuro in un contesto incerto

Con l’aumento del rischio di dazi, le azioni del settore software sembrano offrire una protezione naturale. Il fondo iShares Expanded Tech-Software ETF, ad esempio, ha mostrato una maggiore resilienza rispetto all’S&P 500 nonostante la volatilità.

Un dollaro debole rafforza le aziende tech

Il dollaro USA ha perso il 6,7% dal mese di aprile, rendendo più preziosi i ricavi esteri per le aziende americane. Questa tendenza potrebbe favorire ulteriori sorprese positive nei risultati del secondo trimestre, in particolare per le aziende software e tecnologiche.

Chord Energy: Crescita sostenibile anche con petrolio instabile

Nel settore energetico, Chord Energy si distingue per la sua capacità di generare valore indipendentemente dall’andamento del prezzo del petrolio. La società ha implementato tecnologie di trivellazione più efficienti, come il “four-mile lateral”, che permettono di aumentare la produzione riducendo i costi.

Con una free cash flow yield dell’11,6%, superiore alla media del settore, e la possibilità di vendere asset non core per ridurre il debito, Chord Energy potrebbe raggiungere un margine del 24% entro il 2029. Il titolo è valutato “Buy” da diversi analisti, con un target di 121 dollari, pari a un upside dell’11%.

Conclusione:

mercato in attesa di conferme, ma il potenziale c'è

Nonostante le incertezze legate ai dazi e alle valutazioni elevate, gli investitori restano ottimisti. La stagione degli utili, l’espansione dell’AI, i vantaggi fiscali e un dollaro debole potrebbero spingere ulteriormente al rialzo l’S&P 500. Storicamente, l’indice ha guadagnato in media il 4,6% nei tre mesi successivi a quando ha toccato multipli simili.

Se gli utili sorprenderanno positivamente – come spesso accade – il mercato ha ancora spazio per crescere.