
Attacchi alla Fed: Trump rischia di ottenere l’effetto opposto
E se le pressioni di Trump sull'abbassamento dei tassi ottenessero l'effetto contrario? Analizziamo anche questo scenario
Le pressioni pubbliche dell’ex presidente Donald Trump contro il presidente della Federal Reserve, Jerome Powell, potrebbero sortire un effetto contrario a quello desiderato: invece di spingere verso un taglio dei tassi d'interesse, potrebbero irrigidire la posizione della banca centrale.
La posta in gioco
Negli ultimi giorni Trump ha intensificato i suoi attacchi alla Fed, arrivando a dire che l’uscita di Powell “non poteva arrivare abbastanza presto”, salvo poi ritrattare. Secondo Vincent Reinhart, ex funzionario della Fed e oggi capo economista di BNY Investments, tali attacchi rischiano di rafforzare la determinazione della Fed a non cedere a pressioni politiche.
Un precedente pericoloso
Il conflitto tra Casa Bianca e Fed non è nuovo. Dai tempi di Truman a quelli di Nixon, Reagan e oltre, i presidenti hanno spesso provato a influenzare la politica monetaria. Ma l’intensità e la pubblicità degli attacchi di Trump sono senza precedenti.
Il rischio istituzionale
Legalmente, è difficile che un presidente possa rimuovere un presidente della Fed senza giusta causa. Inoltre, anche se Trump riuscisse a licenziare Powell, dovrebbe sostituire almeno altri due governatori per cambiare l’orientamento del Federal Open Market Committee (FOMC).
Le conseguenze sul mercato
Un “massacro del sabato sera” finanziario, simile a quello dello scandalo Watergate, provocherebbe probabilmente un crollo nei mercati. E se la Fed fosse percepita come manipolata, la sua credibilità verrebbe seriamente danneggiata.
La Fed tra indipendenza e crisi fiscale
Un altro rischio viene dall’enorme deficit federale, che supera gli 82 trilioni di dollari all’anno. Reinhart avverte che il fabbisogno crescente del Tesoro potrebbe forzare la Fed a ricominciare il quantitative easing, cioè acquistare titoli di stato per facilitare il finanziamento del debito. Questo scenario, dice, farebbe impallidire ogni polemica sulla leadership della banca centrale.
Conclusione
Invece di ottenere una politica monetaria più accomodante, le uscite di Trump potrebbero rafforzare l’inflessibilità della Fed, danneggiare la sua indipendenza e compromettere la stabilità finanziaria degli Stati Uniti.
Scopri tutti gli argomenti pensati per la tua attività





