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Morto il re di Luxottica, Leonardo Del Vecchio: l’imprenditore “illuminato”

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Leonardo del Vecchio – imprenditore e proprietario del colosso dell’ottica, Luxottica – si è spento oggi all’età di 87 anni a Milano. Tra gli uomini più ricchi d’Italia, deve la sua fortuna all’industria dell’ottica di cui è diventato il principale distributore al mondo

“Voglio essere il più bravo in tutto quello che faccio”, queste le parole di Leonardo del Vecchio – imprenditore e proprietario del colosso dell’ottica, Luxottica – che oggi si è spento all’età di 87 anni a Milano a causa di una polmonite. Tra gli uomini più ricchi d’Italia, azionista di maggioranza di Mediobanca, Generali e Convivio e Cavaliere del Lavoro dal 1986, deve la sua fortuna all’industria dell’ottica di cui è diventato il principale distributore al mondo.

La nascita di Luxottica: dalla provincia di Belluno alla quotazione in Borsa

Leonardo Del Vecchio era quello che si dice un “self-made man”, come da tradizione anglosassone: il suo essere imprenditore, infatti, non gli è derivato da un diritto di nascita. A 15 anni inizia a lavorare per la Johnson, industria di medaglie e coppe, e si iscrive al corso di design ed incisione dell’Accademia di Brera. A 26 anni, fonda la sua prima azienda di produzione di occhiali ad Agordo (provincia di Belluno) che nel giro di pochi anni cresce sempre di più, diventando Luxottica e raggiungendo il mercato USA.

Nel 1995 Luxottica viene quotata alla Borsa di New York, nel 2000 a Milano e nel 2017 la grande fusione da 50 miliardi di euro col colosso dell’ottica francese, Essilor. Oggi il gruppo EssilorLuxottica, realtà da oltre 21 miliardi, è una società che ha superato gli 80 miliardi di capitalizzazione e punta ai 100.

Grande imprenditore “illuminato”, Del Vecchio si distingue dai suoi colleghi anche per le strategie di business e le partnership innovative adottate negli anni per Luxottica. Basti pensare agli occhiali sviluppati con Meta (ex Facebook), alla decisione di investire nel retail, con negozi di proprietà o ancora all’acquisizione di marchi propri, come avvenuto nel 1999 con l’acquisto del marchio Ray-Ban. Non da ultimo, in due occasioni l’imprenditore premia i propri dipendenti italiani, regalando loro azioni Luxottica per un valore complessivo di circa 9 miliardi di euro e dichiarando: “Sono loro i veri artefici del successo della nostra azienda”.

Leonardo Del Vecchio e il business innovativo di Luxottica

Sempre pronto a cogliere le opportunità di crescita per Luxottica, ad abbracciare il cambiamento tecnologico alleandosi con i leader globali dell’era social, attivo come investitore in banche e assicurazioni, dell’imprenditoria italiana diceva che: “spesso si ferma al primo successo e smette di innovare”; al contrario Del Vecchio è sempre stato focalizzato sul “passo successivo” per cercare di “migliorare” costantemente e soprattutto non perdere il mercato di riferimento della sua azienda.

A poche ore dalla notizia della morte del suo fondatore, il titolo EssilorLuxottica non sembra subire contraccolpi sul mercato azionario con un aumento del +1% sulla Borsa di Parigi; anche la Delfin – Holding della famiglia Del Vecchio e valutata dalla rivista Forbes per 25 miliardi di euro – controlla il leader mondiale delle lenti e delle montature per occhiali con circa il 32% delle quote.

27/06/2022 | Categorie: Economia e Dintorni , Il caso della settimana , Nozioni e personaggi Firma: Giulia Panebianco