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L’Italia? Meno competitiva di Barbados, Cipro e Giordania

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Come ogni anno il World Economic Forum pubblica la classifica sulla competitività dei vari Paesi e, come ogni anno, l’Italia non ci sorprende positivamente confermandosi maglia nera fra i Paesi occidentali. La classifica dei 134 Paesi analizzati vede confermare la medaglia d’oro, nonostante la crisi finanziaria degli ultimi tempi, agli Stati Uniti seguiti da Svizzera, Danimarca, Svezia e Singapore.

E se nei primi 10 posti l’Europa ne occupa ben 6, grazie alla contemporanea presenza di Finlandia, Olanda e Germania, l’Italia vede posizionarsi ad un misero 49esimo posto, in discesa di tre posizioni rispetto al 2007 e superata da Paesi come Giordania, Cipro e perfino dalle isole caraibiche delle Barbados.

I motivi di questa amara classifica? Le non esaltanti caratteristiche riguardanti la rigidità del mercato del lavoro, il cattivo stato delle finanze pubbliche, gli alti livelli di corruzione e di crimine organizzato.

E non va meglio, anzi la classifica peggiora decisamente, per solidità delle banche (!) (per trovarci occorre scendere oltre la metà della classifica, al 79esimo dei 134 Paesi analizzati) ed evoluzione del mercato finanziario (91esimo piazzamento) mentre si classifica davvero agli ultimissimi posti per facilità di accesso al credito (secondo !) con la posizione numero 108 (solo 26 Paesi messi peggio di noi) e per il flusso di capitali dove siamo addirittura nelle ultime 10 posizioni (123esimi).

Di certo questi dati, e soprattutto quelli relativi alla solidità delle banche e alla facilità di accesso al credito, non rassicurano certamente in un momento di crisi, come quello attuale, dove alle dichiarazione (politiche) sul fatto che gli italiani non perderanno un solo euro seguono le forti pressioni per la creazione di un fondo di salvataggio europeo.

09/10/2008 | Categorie: Il caso della settimana Firma: Jonathan Figoli