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L’INFLAZIONE HA TOCCATO IL FONDO ED E’ PRONTA PER RIPARTIRE

Nonostante la leggera crescita registrata dai prezzi al consumo a dicembre (+0,2%), l’inflazione media annua del 2009 è salita di appena lo 0,8%, in forte calo rispetto al +3,3% del 2008. Facendo registrare così il tasso di crescita più basso dal 1959, quando si evidenziò un ribasso dello 0,4 per cento. È questa la fotografia scattata dall’Istat, sulla base dei dati provvisori dei prezzi al consumo, che ha mostrato come gli aumenti congiunturali più significativi dell’indice per l’intera collettività si siano verificati per i capitoli bevande alcoliche e tabacchi (+1,8%), ricreazione, spettacoli e cultura (+0,7%) e trasporti (+0,5%). Variazioni nulle si sono invece registrate per prodotti alimentari e bevande analcoliche, e istruzione, mentre si sono evidenziate delle variazioni negative nei capitoli comunicazioni (-0,4%), abitazione, acqua, elettricità e combustibili (-0,3%), e servizi ricettivi e di ristorazione (-0,1%). Secondo l’Isae, però, che quest’anno l’inflazione potrebbe registrare una nuova risalita. «L’andamento dell’indicatore destagionalizzato suggerisce che all’inizio
del 2010 la dinamica dei prezzi potrebbe registrare nuovi aumenti. Nei primi mesi dell’anno, del resto, si concentrano usualmente gli adeguamenti per diverse voci dei bilanci delle famiglie», ha spiegato in una nota l’Istituto di studi e analisi economica, commentando i dati dell’Istat. L’Isae ha infatti ricordato che per alcune di queste voci, «sottoposte a controllo pubblico o delle autorità competenti, sono già stati stabiliti i rincari da applicare in gennaio (+1,4% per il canone Rai; +2,8% per le tariffe del gas oltre agli aumenti dei pedaggi autostradali) », mentre «per altre (come per quelli relativi agli ordini professionali) gli aumenti non sono ancora quantificabili».

 

12/01/2010 | Categorie: Il caso della settimana Firma: Redazione