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Investimenti IMMOBILIARI, occhio a BANCHE e PIL

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Il mondo del real estate si trova ormai da parecchi anni in una fase interlocutoria di mercato, una fase che da qualche mese a questa parte ha dovuto fare i conti anche con gli ultimi fermenti economico politici (ogni riferimento ai tassi delle banche centrali e al caso Brexit non è puramente causale).

 
Proviamo a fare il punto sullo status quo di questo segmento di investimento grazie al prezioso contributo di Luca Dondi, docente PFAcademy e Consigliere Delegato di Nomisma  
 
1) Si parla tanto dell’influenza di un avvenimento eclatante come la Brexit, sul mercato finanziario europeo e italiano. Ma esiste un possibile impatto in ottica immobiliare legato a questa situazione?
In un contesto già connotato dal progressivo indebolimento delle prospettive di crescita, l’inatteso risultato del referendum sulla permanenza della Gran Bretagna nell’Unione Europea rappresenta l’innesco di una nuova fase di incertezza e instabilità, che rischia di attenuare slanci e professioni di ottimismo che avevano contribuito ad alimentare la ripresa del mercato immobiliare italiano. La Brexit si salda al parziale deterioramento delle aspettative sulla situazione economica futura, registrato a partire dai primi mesi di quest’anno, favorendo jl diffondersi di un attendismo che finisce inevitabilmente per indebolire le dinamiche espansive in atto. 

2) Brexit a parte, da qui a fine anno quali sono i temi forti e le prospettive relative al mercato immobiliare italiano ? E quelle a livello globale?
Le prospettive economiche del Paese e l’atteggiamento delle banche nei confronti della domanda saranno gli elementi decisivi nell’orientamento delle dinamiche del settore immobiliare. Si tratta di fattori la cui evoluzione risulta non priva di incognite, alla luce dell’instabilità che caratterizza i mercati finanziari e delle enormi difficoltà che gli istituti di credito tuttora incontrano nello smaltimento delle sofferenze e nell’irrobustimento della dotazione patrimoniale. Nonostante la fragilità del quadro, il mercato immobiliare rimane positivamente intonato per quanto riguarda le compravendite, la cui crescita risulterà comunque più contenuta rispetto a quanto registrato nel primo trimestre dell’anno. Sul fronte dei prezzi prevarrà invece ancora la spinta recessiva, anche se con intensità ormai modesta. Sulla prospettiva di stabilizzazione, che appare ormai imminente, pesa tuttavia l’incognita di un’accelerazione delle dismissioni di immobili rivenienti da contenzioso, che avrebbe l’effetto di riaccendere focolai recessivi. Anche a livello continentale l’accresciuta instabilità politico-finanziaria non potrà non provocare un rallentamento delle attività di investimento immobiliare, che si manterranno comunque su livelli non distanti dai picchi degli ultimi anni. 
 

  

19/07/2016 | Categorie: Investimenti Firma: Redazione