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LA RIPRESA C’E’ MA E’ ANCORA INCERTA: PAROLA DI TRICHET

Come da previsione, la scorsa settimana  la Bce ha lasciato i tassi invariati all’1%. Non solo, Jean-Claude Trichet ha ancora una volta confermato che intende mantenere «per tutto il tempo necessario» le principali misure supplementari di politica monetaria. «La liquidità – ha detto il numero uno dell’istituto di Francoforte – verrà drenata al momento opportuno». È così arrivata la proroga delle operazioni di rifinanziamento a lungo termine sino 31 marzo, mentre l’ultima operazione di pronti contro termine a 12 mesi verrà fatta il prossimo 16 dicembre. L’attuale livello dei tassi viene dunque giudicato «appropriato», anche tenendo conto del miglioramento dell’attività economica registrato nel corso degli ultimi mesi. Trichet ha precisato che tali risultati sono stati favoriti soprattutto dalle misure straordinarie di sostegno alle economia intraprese dai governi e che l’incertezza sul futuro rimane alta anche in vista della conclusione di questi aiuti. Per la Bce, inoltre, le pressioni inflazionistiche resteranno basse nel medio termine, con un tasso in rialzo dello 0,3% nel 2009. Nel 2010 la crescita dei prezzi è stimata tra il +0,9% e il +1,7%, nel 2011 tra +0,8% e +2,0%. Per il 2010, Trichet ha previsto una crescita moderata e irregolare. Sono state riviste al rialzo le stime del Pil del 2009, 2010 e 2011. In particolare per l’anno in corso si prevede un prodotto interno lordo in flessione nel range -3,9% e -4,1% mentre per il 2010 si stima una crescita tra lo 0,1% e l’1,5%. Per il 2011, infine, le attese sono di un aumento tra lo 0,2% e il 2,2%. «Dati i segnali che confermano che il peggio è ormai alle spalle, la decisione della Bce di mantenere i tassi inalterati non è sorprendente», ha commentato Peter Hensman, global strategist di Newton AM.

 

17/12/2009 | Categorie: Investimenti Firma: Redazione