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La psicologia positiva nella creazione di relazioni di fiducia

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La psicologia positiva considera tutte le emozioni che influenzano la vita delle persone e agisce sul mantenimento e lo sviluppo del benessere personale. Conoscerne gli impatti e le funzioni può aiutare il consulente nella costruzione della relazione di fiducia con il cliente.

Un circolo vizioso che sembra non finire mai e che alimenta paura ed incertezza: le emozioni restituite dagli avvenimenti degli ultimi anni e l’apparente impossibilità di uscirne, generano nelle persone sentimenti di rabbia e frustrazione.

Quando questa dinamica entra nella relazione con il cliente, si può notare come, in assenza di un quadro completo di informazioni, conoscenze e di un’esperienza come quelle di un professionista, la situazione appaia ancora più buia.

Bisogna tuttavia tenere conto delle emozioni, perché entrano sempre in gioco, soprattutto nelle fasi di incertezza. Negli ultimi anni si denota pessimismo e mancanza di speranza, poiché le persone si sentono intrappolate in un costante stato di cambiamento e crisi.

Del ruolo delle emozioni, dell’importanza di saperle riconoscere e poter attribuire loro un significato evolutivo, ce ne ha parlato Eleonora Saladino, esperta di psicologia positiva e formatrice.

Le emozioni come la paura e l’ansia hanno lo scopo di garantire la sopravvivenza immediata quando si percepisce un pericolo, perciò si tende a ragionare nell’immediato, senza considerare un orizzonte temporale più ampio; è inoltre importante riconoscere che il nostro cervello è programmato per percepire il negativo prima del positivo, e questo aspetto influenza le reazioni che si manifestano alla paura, all’incertezza e all’ansia: è quindi necessario ricordare che diventa facile focalizzarsi solo sul presente anziché considerare prospettive future. Per cambiare questo paradigma, è possibile adottare la psicologia positiva e integrare concetti come il nudging e la Prospect Theory di Kahneman.

La psicologia positiva si concentra anche sul mantenimento e sul potenziamento del benessere, accogliendo tutte le emozioni: il disgusto o l’intuito, ad esempio, consentono di allinearsi ai valori dell’interlocutore e generare o meno un senso di fiducia nei suoi confronti. E’ importante cercare di creare una sinergia con il cervello, cercando di comprenderne il funzionamento psicologico, cognitivo e biologico, anche considerando la sua programmazione evolutiva e l’impatto della modernità su di esso, perché solo accogliendo sia gli aspetti positivi che negativi, è possibile valutare le situazioni in modo più completo e perciò prendere decisioni finanziarie più consapevoli.

Nel contesto della consulenza finanziaria, è cruciale considerare la relazione di fiducia tra il cliente e il consulente, nonché l’importanza dei valori condivisi per facilitare la connessione intuitiva. Affrontare le sfide del momento storico, caratterizzato da incertezza e ansia, richiede un approccio empatico e razionale da parte del consulente. È fondamentale praticare un ascolto attivo, lasciando da parte l’ego, e mantenere un’integrità professionale che rispetti le differenze tra cliente e consulente. Inoltre, promuovere una costruzione progressiva della relazione permette di accogliere i cambiamenti gradualmente e di favorire una migliore comprensione reciproca. Infine, comprendere che la cura della relazione è essenziale per raccogliere frutti positivi nel tempo.

Segui l’intervista a Luca Florentino
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09/02/2024 | Categorie: Comunicazione e Relazione , FinanceTV Firma: Redazione