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La più grande sforbiciata della storia

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L’andamento negativo in apertura delle contrattazioni, ha portato, stamani, al più grande intervento congiunto della storia in ambito di tagli dei tassi di interesse.

Un intervento coordinato di varie banche centrali mondiali ha portato al taglio di mezzo punto percentuale del costo del denaro interessando la Banca Centrale Europea (che ha portato i tassi di interesse dal 4,25% al 3,75%), la Federal Reserve USA (costo del denaro tagliato dal 2% all’1,5%) la Banca di Inghilterra, il Canada, la Svizzera e la Svezia mentre sforbiciate al tasso di interesse sono avvenute anche in Cina e in Kuwait.

Il portavoce della BCE ha giustificato la decisione spiegando che “le pressioni inflazionistiche hanno iniziato a scendere in diversi Paesi” e ha annunciato che “il recente intensificarsi della crisi finanziaria” sta “aumentando i rischi di un peggioramento congiunturale”.

 

Questa mega operazione, del tutto straordinaria ed inaspettata, ha lo scopo di rendere meno oneroso alle banche di tutto il mondo approvvigionarsi di nuova liquidità in modo da non rendere l’accesso al credito di imprese e famiglia ancora più difficile (fra l’altro una ricerca pubblicata proprio quest’oggi dal World Economic Forum ha collocato l’Italia al 108esimo posto per facilità di accesso al credito, leggi qui l’articolo dedicato) in modo che la crisi finanziaria non contagi irreparabilmente anche la reale economia produttiva dei vari Paesi.

08/10/2008 | Categorie: Il caso della settimana Firma: Jonathan Figoli