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La finanza cambia e diventa
green con i nuovi obblighi

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Le scelte legislative di Bruxelles hanno trasformato i mercati finanziari

I mercati verdi secondo l’UE

Dopo l’Accordo di Parigi, l’UE ha posto al centro della propria strategia i temi ESG (Environmental, Social e Governance), varando una serie di provvedimenti volti a favorire la transizione verso un’economia più sostenibile, anche attraverso il contributo della finanza. Non conoscere al meglio tale ambito per un consulente vuol dire oggi restare tagliati dalla fetta di mercato più prospera. Proprio per questo è in rampa di lancio il nostro nuovo Master sulla Finanza Sostenibile (clicca qui per iscriverti subito), al quale sarebbe ovviamente utilissimo partecipare per ogni professionista del settore.

Il primo impulso giunto nel 2018

Ma entriamo nel dettaglio del tema, ricostruendo come si è giunti a questa transizione green del mercato. Nel 2018, l’UE ha adottato il “Piano d’Azione per il finanziamento di una crescita sostenibile” che prevede tre obiettivi principali: orientare i capitali privati verso investimenti sostenibili; integrare la sostenibilità nella gestione dei rischi; promuovere la trasparenza sui temi ESG in una prospettiva di lungo periodo.

La svolta data dalla tassonomia

Poi, tra i provvedimenti emanati dalla UE nell’ambito del Piano d’Azione, assume un ruolo centrale il Regolamento UE 2020/852 del 18 giugno 2020, che ha introdotto la c.d. “Tassonomia delle attività finanziarie sostenibili”, con l’obiettivo di ridurre il rischio di pratiche scorrette (es. greenwashing). Il Regolamento, che dovrà essere declinato e dettagliato tramite atti delegati e technical standard, definisce i criteri in base ai quali un’attività economica contribuisce ai sei obiettivi di sostenibilità adottati dall’UE.

Il nuovo obbligo per i consulenti

Altro pilastro del Piano d’Azione è il Regolamento UE 2019/2088 del 27 novembre 2019, che imporrà agli investitori istituzionali e ai consulenti finanziari di divulgare il loro approccio all’integrazione dei criteri ESG, secondo schemi prestabiliti, e di migliorare il livello di informazione sui prodotti finanziari. Il Regolamento entrerà in vigore il 10 Marzo 2021 e sarà direttamente applicabile a tutti i destinatari dei paesi membri. Per i provvedimenti relativi alla disclosure ESG nell’informativa precontrattuale e nella rendicontazione periodica alla clientela sarà tuttavia fondamentale attendere la pubblicazione dei technical standard prevista nel corso del 2021.

La scelta saggia da compiere 

Insomma, pensare di poter continuare a lavorare nell’ambito della consulenza finanziaria trascurando l’ESG sarebbe una scelta a dir poco avventata. Oltretutto i rendimenti ottenuti dai prodotti green, confermano come questo ambito possa essere più remunerativo oltre che più etico rispetto a quello degli strumenti tradizionali. Da qui il nostro consiglio spassionato ai consulenti nel non indugiare ulteriormente prima di iscriversi al nostro Master sul tema (clicca qui per registrarti) realizzato in collaborazione con Altroconsumo.

23/02/2021 | Categorie: Economia e Dintorni Firma: Luca Losito