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L’ EXIT STRATEGY TARDERA’ A TERMINARE: PAROLA DI TRICHET!

Le turbolenze che hanno investito l’Europa stanno portando la Bce in acque sempre più lontane dalla ‘exit strategy’ che aveva avviato con grande pianificazione nel dicembre 2009 e
che si e’ vista costretta a interrompere gia’ nel maggio di quest’anno a causa della crisi del debito sovrano europeo. Dalla riunione di ieri del Consiglio direttivo non e’ emerso niente di nuovo sul fronte dei tassi di interesse, che restano adeguati, e sul panorama congiunturale, con una crescita moderata e irregolare e un’inflazione moderata (le stime per entrambe sono state rivedute solo marginalmente) ma e’ chiaro che i compiti straordinari di gestione della crisi continueranno ancora per un po’ per la Bce. L’Eurotower ha annunciato che anche le aste a tre mesi di luglio, agosto e settembre avranno luogo a tasso fisso e volume illimitato per evitare una nuova crisi di liquidita’ alla scadenza il primo luglio della prima asta a un anno che aveva raccolto richieste per ben 442 miliardi (un record). Nessun dettaglio sugli acquisti di bond sovrani, ne’ su durata ne’ su origine, men che meno sulla scadenza del programma di acquisti che "per il momento e’ necessario continuare". La Bce, tuttavia, "resta, senza alcun cedimento, impegnata sull’obiettivo della stabilita’ dei prezzi" e sterilizzera’ tutti gli ammontari extra immessi sul mercato, cosi’ ha garantito Trichet. Vanno molto bene, ha detto Trichet, le manovre aggiuntive di bilancio decise in questi giorni dagli Stati messi peggio a livello di
debito e deficit e per tutti vale che "deve essere garantita la fiducia nella sostenibilita’ delle finanze pubbliche". Per Trichet sarebbe auspicabile che si giunga a un meccanismo "piu’ efficace e quasi automatico di sanzioni fiscali" per chi sgarra.

Vincenzo Polimeno

 

14/06/2010 | Categorie: Economia e Dintorni Firma: Vincenzo Polimeno