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Juve, CR7 e il +24% in Borsa: il business delle emozioni

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Con il parere di un esperto, cerchiamo di capire se conviene investire sull’onda emotiva che può generare una notizia

La Juventus, da venerdì scorso, è la regina della Borsa. Con la notizia del possibile acquisto di Cristiano Ronaldo, in una settimana il titolo ha guadagnato addirittura il 24%. Un rialzo che ha fruttato alla Vecchia Signora già quasi 200 milioni di euro: stando ai dati Bloomberg, la capitalizzazione societaria è passata da 650 milioni di euro a oltre 800 milioni. Il business è evidente, ma secondo l’opinione di un addetto ai lavori ci vuole grande cautela nell’investire in questo tipo di situazioni.

I numeri del titolo

Molti stanno scommettendo sull’acquisto di CR7 a Piazza Affari, anche in maniera un po’ irrazionale: sono esplosi i volumi scambiati, 32 milioni di pezzi a fronte di una media degli ultimi 30 giorni di 1,9 milioni. Un azzardo, specie considerando che l’asso portoghese è ancora a tutti gli effetti un giocatore del Real Madrid e che i colpi di scena nel calciomercato non sono inusuali.

L’impennata del titolo nell’ultima settimana a Piazza Affari. Fonte: Google Finanza

Parola all’esperto

Giuseppe Romano, responsabile dell’Ufficio Studi della società di consulenza finanziaria Consultique, ha spiegato alla Gazzetta dello Sport che in questi casi è meglio andarci cauti e scegliere bene il momento dell’investimento: “In Borsa si dice compra sull’attesa, vendi sulla notizia. Il prezzo può ancora crescere se nei prossimi giorni si concretizzerà la trattativa, poi dipenderà dagli sviluppi. L’elemento più importante è la possibilità di fare utili. E c’è da considerare che, da un lato, le società calcistiche spesso non sono profittevoli, dall’altro la Juve ha già saputo essere una eccezione”.

Non solo nel calcio

Il business emotivo, tuttavia, si verifica anche in settori ben diversi. “L’impatto emozionale condiziona anche altri titoli, come successo in queste ore con quello Juve. Può accadere quando un’azienda prende una grande commessa o un brevetto particolare. Non è infrequente avere un balzo immediato del 5%, perché si pensa che il cambiamento possa portare utili”, ha concluso Romano. Riflessioni che confermano un’indicazione generica sempre valida: investire sì, ma farlo con criterio e giudizio.

06/07/2018 | Categorie: Investimenti Firma: Luca Losito