Italia, nel 2050 sarai un ospizio: così il Paese rischia d’implodere

Da culla dell’arte a casa di riposo il passo è breve per il Bel Paese: il futuro è a rischio

L’Italia del futuro ha i capelli bianchi. La riduzione delle nascite, il calo della popolazione, l’aumento degli over 65. Una ricetta che potrebbe far implodere il Paese dall’interno, mettendo a dura prova la sostenibilità dello Stato sociale. In particolare, oltre all’aumento dei costi per le pensioni, a far saltare il banco potrebbe essere la crescita della spesa sanitaria: nei prossimi dieci anni, 8 milioni di italiani avranno una malattia cronica grave. I giovani saranno pochi e saranno costretti a lavorare moltissimo per reggere i costi degli anziani. Lo rileva uno studio Istat confezionato per Italia Longeva, la rete dedicata all’invecchiamento.

Una vera e propria corsa ad ostacoli, dunque, per l’Italia: malattie croniche gravi come ipertensione, diabete, demenza, patologie cardiovascolari e respiratorie interesseranno 8 milioni di italiani nel giro di dieci anni. Criticità che porteranno ad una maggiore assistenza sanitaria a casa. Per Italia Longeva è “una bomba demografica pronta a deflagrare”. Il presidente Roberto Bernabei, spiega: “Dobbiamo evitare che l’Italia diventi un enorme ma disorganizzato ospizio nel quale resteranno pochi giovani costretti a lavorare a più non posso per sostenere milioni di anziani soli e disabili”. Per Tito Boeri l’assistenza sanitaria è un’emergenza, da contrastare con un contributo obbligatorio di pensionati e lavoratori che la finanzi.

E tornano in mente anche le sue parole sui migranti, che vede come risorsa per aumentare in futuro la mole di contributi dell’Italia. Il presidente Inps, tuttavia, non spiega perché tale sostegno non lo si possa costruire in casa. Magari, con politiche mirate che incentivino la natalità e aiutino concretamente i giovani di oggi del Bel Paese. Possibilmente prima dell’arrivo dei capelli bianchi, eventualità che come sottolinea nella sua ricerca Italia Longeva potrebbe significare l’esplosione di una vera e propria bomba demografica.